matende62
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Sesso: Età: 61 Registrato: 07/01/16 21:34 Messaggi: 2
Località: venezia Interessi: sociale - sport - gioco Impiego: quadro direttivo
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Buonasera. Ho appena terminato di assistere alla trasmissione di Lilli Gruber che ospitava, tra gli altri, Marco Travaglio. Nel "punto" di Paolo Pagliaro era preso in considerazione il dato sulle preferenze a favore dell'Isis da parte del mondo arabo (11%). Il dato, di per se elevato, ha fatto scaturire la reazione degli ospiti. Travaglio ha espresso l'auspicio che noi italiani possiamo in qualche modo far cambiare idea a quell'11% di "fans" dell'Isis portandoli a vedere il califfato come nemico e non loro amico e, di conseguenza, considerare noi occidentali con maggior favore. Ma mi chiedo come sia possibile raggiungere questo obiettivo quando nel mondo ad oggi vi sono ben 65 guerre in corso nel mondo mentre 665 sono quelle che coinvolgono milizie-guerriglieri e gruppi separatisti e questo grazie alle armi che anche noi come tutti i paesi cosiddetti "civili" vendiamo e che fanno dell'industria bellica l'unica a passare indenne attraverso la crisi, anzi ingrassare ulteriormente che le vende. Vorrei anche ricordare come in certi continenti come l'Africa, le grandi multinazionali sfruttino la loro influenza per evitare l’imposizione fiscale e le royalties riducendo in tal modo la disponibilità di risorse che i governi potrebbero utilizzare per combattere la povertà. In tal senso viene da ridere (amaramente) nel pensare a coloro che sostengono che gli immigrati dovrebbero essere aiutati “a casa loro” mentre è proprio “a casa loro” che gli rubiamo il pane di bocca mentre l'unica cosa che riusciamo ad esportare sono guerra e morte. Perchè Travaglio non dice questo? Non è ancora chiaro a tutti come tale avversione nei confronti dell'occidente sia destinata a crescere e a mietere sempre nuovi gravi lutti fino a che le diseguaglianze sociali ed economiche non verranno sanate? Quanta responsabilità abbiamo noi in queste tragedie mondiali? E' una vergogna chesi continui a girare intorno al problema senza mai centrarlo. Scusate la lungaggine e buona serata. Matteo Tenderini. Venezia |
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