MarcoTravaglio.it
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adramelch Appassionato
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Registrato: 07/02/09 15:55 Messaggi: 460
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virginia ha scritto: | adramelch ha scritto: | mgcgio ha scritto: | Travaglio poteva pure essere giusta, ma è sbagliato equiparare una vacanza con Curcio con i rapporti di Schifani con i mafiosi. |
Curcio?!
Se aveva fatto una vacanza con Curcio allora si che gli toglievano la pelle...
O magari no, visto che su Repubblica ci scrive un tizio condannato in via definitiva come mandante di un omicidio... |
amo'...le cattive letture fanno inselvatichire la tua scrittura |
Diciamo che ho sbagliato sapendo di sbagliare!
Consideralo un tono colloquiale... fra l'altro ne ho scritte altre di "perle"... |
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adramelch Appassionato
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Registrato: 07/02/09 15:55 Messaggi: 460
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virginia ha scritto: | mgcgio ha scritto: | virginia ha scritto: |
per il resto cosa ha scritto di memorabile marcolino? a parte Mani Pulite (ottima e appassionante ricostruzione (Barbacetto e Gomez sono ottimi) e La scomparsa dei fatti, con tutti gli altri ci puoi puntellare gli scaffali tanto sono inutili |
...........................
"Regime" e "Inciucio" raccontano benissimo il potere mediatico di berlusconi. Si racconta di censure poco note, non solo dell'editto bulgaro.
"Gli intoccabili", scritto con Saverio Lodato, è tra i migliori libri su mafia e politica.
Vogliamo poi parlare dei libri che ricostruiscono le vicende giudiziarie del Berlusca? (per quanto, in realtà, sono più che altro un copia e incolla di atti giudiziari. Ma comunque utilissimi).
E "L'odore dei soldi"?
E "Mani sporche", il sequel di "Mani pulite"?
................................................................................
Perchè la critica al metodo Travaglio poteva pure essere giusta, ma è sbagliato equiparare una vacanza con Curcio con i rapporti di Schifani con i mafiosi. E soprattutto, i giornalisti DEVONO parlare dei rapporti di Schifani con i mafiosi, perchè è la seconda carica dello Stato! E inoltre Travaglio non stava dicendo nulla di nuovo: era tutto riportato nel libro di Abbate e Gomez.
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vero, Gli intoccabili non è male ma è opera di Saverio Lodato che è uno bravissimo e in fatto di mafia si mette in tasca T mille volte; tra l'altro tra i due deve essere successo qualcosa perchè insieme non si sono più visti......
Mani sporche era una mappazza indigeribile; basterebbe leggere regolarmente l'Espresso per fare a meno di tutta la carta della banda Travaglio.
Noto che sono in minoranza, come sempre, però devo dire che tutti continuate a battere sullo stesso tasto, il che mi fa pensare che o non avete letto gli editoriali citati o non sapete leggere perchè D'Avanzo NON HA EQUIPARATO l'affaire Schifani con l'affaire Travaglio, sostenere questo è fare un torto alla verità però siccome l'ho già detto e inutile riprendere da capo. |
Questa mi sembra grossa. Il libro lo hanno scritto insieme, francamente non lo so chi ha scritto cosa, ma lo stile di Travaglio si nota in molte parti del libro...
Non credo proprio abbiano litigato; semplicemente Lodato è specializzato in cose di Mafia e non hanno più avuto occasione di scrivere altro insieme. Se è per questo anche con Barbacetto ha scritto solo Mani pulite e Mani sporche...
E invece Virginia, lo ha fatto. Forse non voleva, ma il risultato è che tutti hanno colto questo aspetto. D'Avanzo, secondo me, voleva dimostrare che il modo in cui Travaglio giudica i politici è superficiale. Sicuramente delle volte lo è stato, ma montare questa polemica sulle parole su Schifani, è stato un azzardo da parte sua. Infatti poi l'ha buttata sul fatto del "insulto"... non sapendo che altro dire.
Il paragone fatto con le vacanze di Travaglio era veramente tirato per il capelli; alla fin fine delle vacanze di Travaglio non dovrebbe fregare un cazzo a nessuno (ma il Giornale ci ha rimestato per mesi su questa storia, potendo fra l'altro dire che non erano stati loro a tirarla fuori, ma un gionalista serio e stimato come D'Avanzo!). Mentre i rapporti avuti con dei mafiosi (che erano mafiosi anche molto prima della condanna, visto che non è che uno diventa boss mafioso all'improvviso) di uno appena eletto Presidente del Senato, nel silenzio delle opposizioni (la Finocchiaro si congratulò) e di quasi tutti i giornali (ben concentrati sulla storia del riporto) dovrebbe essere una notizia di interesse pubblico. |
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mgcgio Quasi Esperto
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Sesso: Età: 39 Registrato: 04/04/09 10:46 Messaggi: 639
Sito web: http://www.anobii.com/...
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Virginia, certo che D'avanzo non ha equiparato Travaglio e Schifani.
Lui parla delle vacanze di Travaglio, per fare un esempio di "metodo Travaglio" contro Travaglio stesso, per mostrare come questo metodo sia sbagliato. Ho capito bene?
Il punto è che il suo esempio era sbagliato, perchè le vacanze non le aveva pagate Ciuro e soprattutto perchè in quel momento Ciuro collaborava con Ingroia.
Quindi è un esempio basato su un'informazione falsa e che di conseguenza non dimostra che il "metodo Travaglio" è sbagliato.
Avrebbe dovuto fare un esempio basato su un'informazione vera. Oppure non fare proprio esempi, ma limitarsi a un discorso teorico.
Che poi, informare la gente sulle frequentazioni mafiose nel passato del presidente del senato, dovrebbe essere un dovere dell'informazione e non il "metodo Travaglio". Ogni persona si può poi fare una propria opinione, decidere che non gliene frega nulla, che comunque non ha fatto nulla di male oppure pensare che non va bene avere una simile persona come presidente del senato, ecc.
Insomma, farsi una propria opinione. Ma comunque i giornalisti hanno il dovere di informarci, è quello il loro lavoro, e tale dovere comprende anche raccontare cose del genere.
Quindi, il metodo Travaglio non c'entra nulla, anche perchè si tratta di cose già raccontate da Abbate e Gomez, non certo un'esclusiva di Travaglio.
Semmai, D'avanzo poteva giustamente criticarlo per gli insulti a Schifani.
Insomma, la storia delle vacanze di Travaglio se le poteva evitare, e secondo me l'ha fatto perchè in quel momento si respirava un'atmosfera di "volemose bene" tra pd e maggioranza, con la finocchiaro tutta contenta per l'elezione di Schifani. Ma è solo una mia opinione. Così come è una mia opinione che D'Avanzo in quell'occasione si sia comportato in maniera scorretta.
Io comunque non lo giudico per questo, e non è che voglio fare il difensore di Travaglio, visto che pure lui ha avuto i suoi "scivoloni" e se devo essere sincero, ultimamente non mi sta piacendo, così come non mi piace il Fatto Quotidiano.
Spero di essere riuscito a spiegarmi meglio. |
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Alex66 Esperto
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_________________ Travaglio: “Ai mondiali non tiferò per l’Italia”. Sì, però ora non ci scrivere un libro.
Spinoza.it |
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Anonymous
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Un doveroso saluto a Steve Jobs. Uno che l'informatica moderna non l'ha solo inventata. Ha anche dato parecchi contributi alla sua evoluzione. Il simbolo delle buone idee che diventano successo. Il simbolo delle aziende nate nei garage. Ciao Steve... |
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<b>Guy Fawkes</b Ospite
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Suicidio assistito per Lucio Magri
Il fondatore de «Il Manifesto» e protagonista della sinistra alternativa è morto a 79 anni in Svizzera
MILANO - Fine inaspettata per un importante giornalista e uomo politico. Lucio Magri ha scelto di morire con un suicidio assistito in Svizzera. A darne la notizia è stato Il Manifesto, di cui Magri fu uno dei fondatori. «La notizia della morte si è diffusa nella notte, tra gli amici; qualcuno, i più intimi, era stato da lui informato in precedenza della sua intenzione, senza riuscire a fargli cambiare idea. Il corpo rientrerà in Italia per essere sepolto a Recanati, la città dove era nato nel 1932»...
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Anonymous
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Pare, dicono sembra che sia morto Lucio Dalla. Infarto durante il tour in svizzera.
RIP |
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exnovobrian Attualmente bannato Esperto
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RIPOSI IN PACE
LUCIO DALLA. |
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Marilyn B. Appassionato
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Sesso: Età: 34 Registrato: 17/12/11 12:42 Messaggi: 146
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Lucio Dalla una grande perdita non solo per la musica italiana, continuerà a vivere nelle sue canzoni e nei cuori di tutte quelle persone che lo hanno seguito, o che almeno una volta hanno ascoltato una sua canzone. |
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Marilyn B. Appassionato
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Sesso: Età: 34 Registrato: 17/12/11 12:42 Messaggi: 146
Località: Perugia Interessi: lettura musica sport
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E’ morto Lucio Dalla: era la canzone d’autore
Bologna piange un pezzo di storia
E’ morto per un attacco cardiaco, Lucio Dalla. Si trovava a Montreux, in Svizzera, per una serie di concerti programmati da tempo.
Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni.
Se n’è andato maledettamente in silenzio, Lucio. Ci piace immaginare che quando è arrivato quel dolore che ti frantuma il petto, si sia messo a mimare il suono del suo clarino, cosa che faceva come nessun altro sapeva fare.
Ci piace immaginarlo come sabato, quando chi scrive lo ha incontrato in via D’Azeglio, dove la maggior parte dei bolognesi sapevano che prima o poi Lucio da solo, Lucio in compagnia, Lucio da solo, prima o poi avrebbe fatto capolino. Pronto ad abbracciarti, sommergerti di complimenti, ma se lo pensava realmente. (per continuare a leggere....)
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Marilyn B. Appassionato
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Sesso: Età: 34 Registrato: 17/12/11 12:42 Messaggi: 146
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Arresto cardiaco durante Pescara-Livorno: è morto in ospedale Piermario Morosini
Il centrocampista della squadra toscana si è accasciato al suolo al 31' del primo tempo. Dopo un primo soccorso, è stato portato d'urgenza in ospedale, dove è deceduto poco dopo.
L'auto dei vigili urbani che ostruiva l'ingresso allo stadio dell'ambulanza.
Non ce l’ha fatta. Piermario Morosini, 26 anni, centrocampista del Livorno ma di proprietà dell’Udinese, è morto. Fatale, per lui, l’attacco cardiaco di cui è stato vittima al trentunesimo minuto del primo tempo di Pescara-Livorno. Scene drammatiche allo stadio Adriatico di Pescara.
Dopo aver iniziato a barcollare, Morosini si è accasciato al suolo mentre la palla era lontana. Subito le due panchine hanno capito la gravità della situazione, richiamando l’attenzione dell’arbitro, che ha prontamente sospeso la partita, con i livornesi in vantaggio per 2 a 0.
Il personale medico presente allo stadio abruzzese ha subito praticato il massaggio cardiaco al centrocampista, utilizzando anche il defibrillatore. Poi corsa all’ospedale in ambulanza, all’interno della quale, secondo fonti mediche, Morosini era ancora in arresto cardiaco.
Il centrocampista è stato portato al Pronto Soccorso dell’ospedale civile di Pescara; insieme a lui e ai sanitari, anche il medico sociale del Livorno, Porcellini. Secondo una prima diagnosi, Morosini sarebbe stato colpito da una crisi cardiaca con successivo arresto cardiocircolatorio.
Sin da subito le condizioni del calciatore sono sembrate gravissime, tanto che un primo bollettino parlava di coma farmacologico.
All’atleta, inoltre, era stato applicato un pacemaker provvisorio. I medici hanno provato a lungo a rianimare il calciatore anche attraverso la somministrazione di adrenalina. Ma non c’è stato nulla da fare. Poco prima delle 17 è arrivata la terribile notizia della morte del centrocampista.
A comunicarla è stato il cardiologo dell’ospedale di Pescara, Edoardo De Blasio. Subito dopo scene di dolore straziante tra i giocatori del Livorno che hanno saputo in diretta la morte del loro compagno di squadra.
”Quando sono sceso in campo, Morosini era in arresto cardiaco e respiratorio: abbiamo praticato il massaggio cardiaco per un’ora e mezza prima solo manualmente e poi con diversi strumenti, ma non c’è stato nulla da fare. Non si può dire se la causa sia cerebrale o cardiaca, questo può stabilirlo solo una eventuale autopsia”: è quanto comunicato dal dottor Paloscia, responsabile dell’Unità Coronarica dell’Ospedale
di Pescara, che era allo stadio come tifoso e che per primo ha tentato di rianimare il giocatore. Per il medico, a causare la morte di Morosini potrebbe esser stata una fibrillazione ventricolare, una patologia “incompatibile con la vita”.
Allo stadio, sgomento e le lacrime degli atleti in campo. E polemiche. Secondo alcune testimonianze, infatti, l’arrivo dell’autoambulanza sul terreno di gioco è stato ritardato perché l’ingresso allo stadio era ostruito da un’auto dei vigili urbani. Si è perso tempo preziosissimo fino a quando la situazione non è stata sbloccata dall’intervento dei vigili del fuoco, che hanno liberato il passaggio e permesso ai soccorritori di fare
il loro lavoro. Versione confermata anche dal portiere del Pescara, Luca Anania, che ha raccontato anche come alcuni suoi compagni di squadra abbiano aiutato a trasportare la barella a mano sino all’ambulanza. In tal senso, il Comune di Pescara ha deciso di avviare un’indagine interna per chiarire cosa sia effettivamente successo e cosa abbia ritardato l’arrivo dell’ambulanza.
Il calciatore, nato a Bergamo il 5 luglio 1986, era cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta. Nel 2004 era passato all’Udinese e con la maglia bianconera aveva esordito in Serie A nella stagione 2005-2006. Successivamente aveva indossato le casacche di Vicenza, Reggina e Padova prima del trasferimento al Livorno nel gennaio di quest’anno. Morosini era entrato nel giro delle Nazionali azzurre nel 2001 con le prime apparizioni nell’Under 17. Nel biennio 2007-2009 aveva collezionato 18 presenze con l’Under 21, partecipando all’Europeo di categoria.
La sua vita era stata già segnata dal dolore: Morosini, infatti, aveva perso i genitori quando era ancora un ragazzino (la madre Camilla nel 2001, il padre Aldo nel 2003) e anche un fratello.
Episodi simili non si verificavano dal malore occorso a Lionello Manfredonia. Era il 30 dicembre del 1989 quando il giocatore della Roma si sentì male sul campo di Bologna. La diagnosi fu la stessa: arresto cardiaco. Il giocatore per fortuna si riprese, ma fu costretto ad appendere le scarpette al chiodo. Molto più sfortunato fu Renato Curi, del Perugia. Il 30 ottobre 1977, l’atleta umbro accusò un malore e morì in campo durante la partita contro la Juve.
Diversi, invece, i casi di malori in campo negli altri campionati; l’ultimo, eclatante, per Muamba, che però si è ripreso e potrà anche ritornare a calcare i campi di calcio. Piermario Morosini purtroppo non ha avuto la stessa fortuna. Aveva 26 anni, è morto mentre faceva ciò che gli piaceva di più: giocare a pallone.
Con il decesso del calciatore, inoltre, è destinata a riesplodere inevitabilmente la polemica sui controlli clinici agli atleti. In tal senso, da sottolineare la presa di posizione di Antonio Rebuzzi, responsabile dell’Unità per la diagnosi del dolore toracico. “In Italia – ha detto il professore – i controlli sugli sportivi sono regolari e approfonditi, mediamente più seri che in altri Paesi. E’ difficile che possa sfuggire una patologia cardiaca”. Per casi come quello del giovane calciatore del Livorno, “è ipotizzabile un’infiammazione come un’infezione cardiaca, che ha generato un’aritmia“. Per Rebuzzi, inoltre, “i calciatori vengono controllati a fondo, con test sotto sforzo, ecocardiogramma.
E’ difficile che in presenza di una patologia, questa possa sfuggire agli esami. Come è difficile che possa sfuggire ai test antidoping l’eventuale uso di sostanze dannose per il cuore”. Per il cardiologo, inoltre, “può essersi trattato di un episodio infiammatorio, come una miocardite o un’endocardite, che si è manifestato dopo l’ultimo controllo effettuato. Un fatto accidentale, doloroso, che però non può mettere in discussione
l’efficacia del controlli eseguiti”.
Rebuzzi, tuttavia, ha ammesso che casi di malore in campo per motivi cardiaci “cominciano a diventare non pochi, ma è difficile pensare che i calciatori possano essere più controllati di quanto non lo siano già”. Sulla questione è intervenuto anche il ministro dello Sport, Piero Gnudi, il quale ha detto che “i controlli preventivi devono essere sempre più accurati perché il corpo umano cambia e va seguito con una frequenza che deve essere abbastanza ravvicinata”. Per Gnudi, inoltre, l’ipotesi di posizionare defibrillatori negli stadi a scopo di prevenzione “è la strada che va percorsa”.
Per ricordare Morosini il calcio ha deciso di fermarsi: la Figc in un primo momento ha comunicato il classico minuto di silenzio prima delle partite (dalla Serie A alle categorie inferiori, scelta allargata dal Coni a tutte le manifestazioni sportive), poi ha deciso di sospendere tutti i campionati. Per una volta, lo spettacolo non deve continuare.
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Serpiko Appassionato
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Sesso: Età: 49 Registrato: 22/02/09 13:45 Messaggi: 201
Località: Salisburgo
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50 anni sono passati dall' assassinio di Enrico Mattei
A Metelica (MC) non lo ha ancora dimenticato nessuno.
Ultima modifica di Serpiko il Sab Ott 27, 14:35:59, modificato 1 volta in totale |
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Saratoga Esperto
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Sesso: Età: 36 Registrato: 02/12/09 16:06 Messaggi: 2771
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Serpiko ha scritto: | 50 anni sono passati dall' assassinio di Aldo Moro.
A Metelica (MC) non lo ha ancora dimenticato nessuno. |
Ma sicuro? A me sembra ne siano passati molti meno...non era nel '78? _________________ "La politica è stata definita la seconda più antica professione del mondo. Certe volte trovo che assomigli molto alla prima." |
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Serpiko Appassionato
Iscritti
Sesso: Età: 49 Registrato: 22/02/09 13:45 Messaggi: 201
Località: Salisburgo
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Saratoga ha scritto: | Serpiko ha scritto: | 50 anni sono passati dall' assassinio di Aldo Moro.
A Metelica (MC) non lo ha ancora dimenticato nessuno. |
Ma sicuro? A me sembra ne siano passati molti meno...non era nel '78? |
ecco, quando sono a casa con la febbre dovrei evitare di scrivere nei forum, volevo scrivere Enrico Mattei, non so per quale motivo ho scritto Aldo Moro
torno a letto a vergognarmi |
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Orientalista partenopeo Esperto
Moderatori
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Registrato: 07/02/09 14:45 Messaggi: 3521
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Montalcini, la scienziata dal sorriso dolce che di sé diceva:
"Ho un'intelligenza mediocre. Il mio merito è l'impegno"
Si era iscritta all'università contro il volere del padre. Il regime fascista la allontanò dall'ateneo. Nel 1986 il premio Nobel per la Medicina. Fino all'ultimo ha implorato i governi: "Non cancellate il futuro dei giovani ricercatori"
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Io ricordo molto bene questa lettera:
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L'onore di una citazione anche per il cosiddetto "nuovo che avanza" (ma che a me ricorda molto Storace & C):
Citazione: |
Beppe Grillo non ama molto che gli si ricordino le sue frasi. Come tutti i politici, preferirebbe il diritto all'oblio.
[...]
«Vecchia puttana».
(2001, a Rita Levi Montalcini, insinuando che la scienziata torinese avesse ottenuto il Nobel grazie a una ditta farmaceutica che materialmente le aveva comprato il premio) |
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