Forum: MarcoTravaglio.it Téma: MAFIA ------------- M.me de Stael: Propongo, se d'accordo S.A.S. adminmod, questo 3D per raccogliere storie, fatti, racconti, aneddoti, immagini, analisi, riflessioni, spunti, indizi, prove, volti, sguardi, gestualizzazioni, sinonimi e qualunque altra espressione di ................................................................................................................................................................................................................................................. Solo gli utenti registrati possono vedere le immagini!Registrati o Entra nel forum!Solo gli utenti registrati possono vedere le immagini!Registrati o Entra nel forum!....Solo gli utenti registrati possono vedere le immagini!Registrati o Entra nel forum!....Solo gli utenti registrati possono vedere le immagini!Registrati o Entra nel forum!....Solo gli utenti registrati possono vedere le immagini!Registrati o Entra nel forum!....Solo gli utenti registrati possono vedere le immagini!Registrati o Entra nel forum!Solo gli utenti registrati possono vedere le immagini!Registrati o Entra nel forum!..................................................................... al fine di concentrarci, per quanto sta a noi,nel miglior modo possibile per non farci scappare nulla di ciò che realmente significa il termine. Parto da questo Citazione:Il fatto di aver espletato per circa quindici anni le funzioni di Pubblico Ministero in territori caratterizzati da una radicata e forte presenza della criminalità organizzata mi pone come osservatore privilegiato tanto da poter giungere alla conclusione che solo una parte dello Stato intende effettivamente lottare contro le mafie Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Orientalista partenopeo: Ringrazio Madame per l'iniziativa. :) Io propongo questo: Citazione: Qui Lecco Libera Il fenomeno mafioso nel lecchese esiste e si fa sentire. Il fenomeno mafioso, nella nostra ricca e benestante cittadina, c’è e gestisce ingenti somme di denaro da riciclare. Il fenomeno mafioso si chiama ‘Ndrangheta. La ‘Ndrangheta si è radicata e s’è messa a fare, con il tempo, le stesse cose che fa nel meridione. Gestisce appalti, s’infiltra dentro imprese edili, controlla pub, bar, ristoranti, pizzerie, sale da gioco, night club. Estorce il pizzo e sequestra persone. Spara, uccide e si nasconde dietro al silenzio. Si ciba d’omertà. Come al Sud Italia. Nella stessa maniera. Anzi, in una maniera ancor più subdola. Qui la ‘Ndrangheta gode della generosa sottovalutazione della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica. Non occupa le prime pagine dei giornali se non per casi eclatanti. Non genera scandalo o crea indignazione. Qui a Lecco la ‘Ndrangheta si muove nel buio, come nel resto del Nord Italia. Certe volte, fortunatamente, come nel caso dei Coco Trovato o dei De Pasquale, viene colpita. Duramente. Poi, però, ritorna la normalizzazione. Il silenzio. Il suo alleato più fedele. Articolo completo qui: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Ospite: Pecorella vattene (scritto da Sonia Alfano) Vorrei fare una domanda ed un appello rivolte alle forze dell'ordine. Non voglio essere polemica, ma desidero sapere se in questo Paese le forze di polizia sono indipendenti ed autonome rispetto ai politici, anche a quelli che ricoprono incarichi governativi. Perché questa domanda? Perché nei giorni scorsi è accaduto un episodio davvero imbarazzante, che potrebbe indurci a pensare che viviamo veramente in una dittatura, qualcuno dice soft ma sempre dittatura è. Il 20 luglio, negli studi privati di una televisione c'era come ospite l'avvocato Pecorella, deputato del PDL. La trasmissione parlava di lotta alla mafia. Tra il pubblico c'erano due ragazzi, che ad un certo punto hanno chiesto all'avvocato Pecorella se fosse stato corretto rispetto ad alcune sue osservazioni su Don Diana, dove affermava che non era proprio una vittima innocente della mafia e che le carte processuali avrebbero dato la possibilità di un'altra chiave di lettura. Al che quei ragazzi hanno legittimamente chiesto quello che avrebbe chiesto un qualsiasi cittadino onesto, e soprattutto sveglio: “Scusi, ma visto che lei era il difensore di Nunzio De Falco, mandante dell'omicidio di Don Peppino Diana, ed era contemporaneamente Presidente della commissione Giustizia, le due cose non erano un po incompatibili?”. Lui rispose che non c'era niente di male. Successivamente gli hanno fatto notare che fa parte dello stesso partito di Marcello Dell'Utri, cofondatore di Forza Italia, che aveva rapporti con un pregiudicato per mafia come Vittorio Mangano, e davanti a questa domanda ha risposto che non significava nulla, e che Marcello Dell'Utri è stato eletto dal popolo e quindi non c'è nulla di male. Gli fanno di nuovo notare se era necessario difendere Nunzio De Falco, condannato in via definitiva per l'omicidio di Don Diana. Lui si arrabbia, domandando a sua volta se Nunzio De Falco non aveva il diritto di essere difeso. Al di là del problema etico-morale che a volte sfugge a molti politici nel nostro Paese, questi ragazzi hanno continuato e cercato di confrontarsi con l'avvocato Pecorella, il quale si è immediatamente agitato e infastidito. Questi due ragazzi, Dario Parazzoli ed Alessandro Didoni, ad un certo punto gli hanno chiesto di ribadire il concetto rispetto a Don Diana. Pecorella ha risposto che lo stavano infastidendo e che stavano violando la privacy. A quel punto è intervenuta anche la moglie di Pecorella, insultando i ragazzi. A quanto pare in quella famiglia sono tutti votati al ruolo di avvocato difensore, ma la cosa più imbarazzante è che ad un certo punto l'avvocato Pecorella ha prima insultato questi ragazzi e poi dato una manata alla telecamera, per poi andarsene. Il giorno dopo, martedi 21 luglio, probabilmente Pecorella è andato a sporgere querela, tanto che giovedi alle 6:30 del mattino la polizia si presenta davanti a casa di Dario, che sequestra la telecamera, mentre Alessandro viene convocato in commissariato. Entrambi accusati di aver violato la privacy dell'avvocato Pecorella. Vorrei capire i tempi. Capisco e mi fa piacere apprendere che la giustizia in Italia abbia tempi cosi veloci e che ci sia stato un magistrato cosi solerte, ma vorrei capire quale privacy hanno violato questi ragazzi. Hanno fatto delle semplici domande, ma se non è lecito fare domande ad un politico non capisco cosa ci stiamo a fare in Italia. Mi chiedo, Pecorella ha fatto la denuncia martedì mattina, probabilmente lunedì sera, e giovedi mattina alle 6:30 i poliziotti erano già a casa di questi ragazzi. Come mai a casa di Totò Riina i carabinieri sono arrivati una settimana dopo, consentendo ai picciotti di Riina di pulire casa, avendo il tempo sufficiente per effettuare il trasloco e di dipingere i muri. Non vorrei che passasse sempre lo stesso messaggio, dove la giustizia è potente con i deboli e servile con i potenti. Tra le altre cose, Pecorella mi ricorda che era stato accusato di favoreggiamento per la strage di Piazza Loggia, ha difeso appunto personaggi del calibro di Nunzio De Falco, ed è persino Presidente della commissione d'inchiesta sui cicli di rifiuti in Campania. E' notorio che i cicli di rifiuti è gestito, ed è il cuore degli affari, dal clan dei Casalesi. Nunzio De Falco era un boss dei Casalesi. Ma non c'è un minimo di incompatibilità? Lui difende il suo assistito e poi dovrebbe indagare contro il suo assistito? Mi chiedo, e lo chiederò anche al Parlamento Europeo, se in Italia le cose possono andare avanti in questa maniera e se è normale che uno che difende un boss possa indagarlo? Non credo che l'avvocato Pecorella abbia il titolo, dal punto di vista etico e dal punto di vista morale, possa ricoprire quell'incarico, e soprattutto penso che debba scomparire dalla faccia politica italiana. Sono stata la prima a chiedere che Pecorella scrivesse una lettera di scusa ai genitori, ma questo non basta. Certi personaggi, quando difendono boss mafiosi, dovrebbero capire che devono stare fuori dalle istituzioni. Mi chiedo che titolarità hanno certi personaggi, e mi chiedo ancora se le forze dell'ordine da personaggi come Pecorella o intendono rivendicare una loro autonomia ed indipendenza, anche perché questo rischia di buttare fumo sul lavoro dei tanti servitori dello Stato, onesti, che non vorrebbero avere nulla a che fare con l'avvocato Pecorella, difensore del boss Nunzio De Falco. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! M.me de Stael: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! come sappiamo dare una giusta quanto severarisposta alla mafia: solo voi potete permettervi certe macchine:?::lol: :lol: :):| :(:?:huh::puke: Ospite: Parla il pentito Nino Giuffré: Forza Italia sostituì la Dc nella trattativa con la mafia Roma, 07-10-2009 Dopo l'arresto di Vito Ciancimino "Democrazia cristiana e Partito socialista si avviarono al tramonto e in Cosa nostra nacque un nuovo discorso politico. Un nuovo soggetto politico andava appoggiato: era Forza Italia". Lo ha detto il pentito Nino Giuffre' al processo al prefetto Mario Mori e al colonnello dei carabinieri Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento aggravato per il mancato arresto nel 1995 del boss Bernardo Provenzano. L'udienza si e' svolta oggi nell'aula bunker del carcere di Rebibbia di Roma davanti al Tribunale di Palermo in trasferta proprio per sentire il collaboratore di giustizia. <b>gamaximo</b&g: ALCUNE RIFLESSIONI SU INTRECCIO TRA MAFIE E POLITICA E' una mia riflessione di qualche tempo fa che torna di attualità e quindi la ripropongo. Non è così che si costruisce l’intreccio tra “mafie” e politica?. Io do una cosa a te, tu dai una cosa a me!Di cosa cilamentiamo? L’importante per la costruzione dell’intreccio è occupare i posti rilevanti negli Enti Comunali/Provinciali/Statali compresi quindi Ospedali, ASL, Anas, Autostrade, etc.per cui,chiunquevoglia o desideri partecipare ad una gara, un appalto o ottenere un certo lavoro deve per forza di cose passare da chi questi poteri ha in mano. Non è qui solo un discorso circoscritto ad un Partito ma a tutto il sistema politico italiano.Si può quindi chiamare ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE? Non lo so ma è certo che questo sistema provoca delle turbative alla libertà, costringendo chi, per necessità o per opportunità, vuole entrare in un determinato lavoro o impiego deve pagare DAZIO.Poco importa sequesto dazio è rappresentato da soldi o da potere. Quindi, tornando alle mafie, qual’è il discorso dei voti, ad esempio, che vengono venduti al ”miglior offerente”?Io gestisco un sistema di potere e con il mio potere piloto anche un certo numero di voti.Se tu di questi voti ti vuoi servire DA ME DEVI PASSARE. Il fatto di dire: “ma è la politica che funziona così” rafforza l’opinione che questa politica fatta di ramificazioni che rasentano, se non addirittura penetrano, la associazione creata per delinquere non ci può più andare bene. Quindi è ora di farla finire questa politica e di creare qualcosa che funzioni al solo scopo del maggior bene del cittadino e dello Stato! Non so al momento esattamente quale potrebbe essere questo qualcosa ma, siccome lo squarcio nella nebbia è avvenuto questa mattina, ci penserò profondamente per tentare di fornire anche una mia piccola idea sulla soluzione. Qualcuno ha detto una frase minacciosa: ora non faremo sconti a nessuno! Cosa vuol dire?E’ una minaccia contro chi? E vuol dire che prima sconti se ne sono fatti? In che modo si possono fare sconti in politica? Ritorniamo quindi ai punti sopra riportati: io ti faccio lo sconto e tu mi fai un favore o, al contrario, tu vuoi un favore? e io non ti faccio lo sconto!. :roll: <b>gamaximo</b&g: Ma non parliamo solo di mafia. Parliamo di MAFIE. Vi invito a leggere un articolo di Saviano, molto particolare ed istruttivo, da questo punto di vista: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! :roll: SMMonica71: Bellissime da abbinare anche le puntate di Blu Notte di Lucarelli sull'argomento, anche ieri una molto particolare ed avvincente da vedere!! :) Viridans: Nicola Cosentino, sottosegretario all'Economia e coordinatore regionale del Pdl. risulta indagato per presunti contatti con il clan dei Casalesi nell'ambito di un procedimento scaturito dalle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia. La misura cautelare sarebbe stata emessa dal gip Raffaele Piccirillo, su richiesta dei pm Alessandro Milita e Giuseppe Narducci. Continua qui : Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Bruna: ...e lo candidano alla presidenza della regione Campania... 8) M.me de Stael: Bruna ha scritto:...e lo candidano alla presidenza della regione Campania... 8) meglio 'ste transazioni che trans e basta:headbang::headbang::puke::headbang::puke::headbang: Ospite: Sto Cosentino è quello che aveva detto che "A Roma decidono i froci" Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! M.me de Stael: cianu ha scritto:Sto Cosentino è quello che aveva detto che "A Roma decidono i froci" Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! e bravo Cia:D Bruna: cianu ha scritto:Sto Cosentino è quello che aveva detto che "A Roma decidono i froci" Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! ...mentre lui, a quanto pare (è al servizio dei casalesi), decide un cazzo! hellies15: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Cosentino, inviata alla Camera richiesta di misura cautelare Ora sto sentendo su Omnibus un tizio che dice che si tratta di giustizia ad orologeria. Come sempre, la buttano su quest'argomentazione insensata (orologeria? In Italia le elezioni ci sono una volta all'anno, che possono fare i magistrati!?), senza curarsi di avere la faccia come il cu.o e senza riflettere sulle pesanti ombre sulla storia di quest'uomo. Lo diceva benissimo da Fazio Fini: un politico può portare con sé anche una miriade di voti, ma se ha ombre (molte, peraltro) di collusione con organizzazioni mafiose, soprattutto in un paese stroncato dalla mafia, non deve essere candidato. Solo in Italia possiamo ritrovarci a fare certi discorsi, poveri noi! Intanto gg Libero (che di solito attacca il giustizialista, re delle manette DP) titola "Manette per tutti"...molto sobrio, direi. In pratica, per Belpietro starebbero per arrivare altre richieste di misure cautelari et simila che coinvolgeranno altri politici (l'ho sentito alla rassegna stampa). hellies15: Peraltro le parole di Saviano su Cosentino sono abbastanza esplicite... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! hellies15: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Cosentino, è scontro nel Pdl Fini: "Non è più candidabile" Ancora una volta ci tocca tifare fini... Orientalista partenopeo: hellies15 ha scritto:Peraltro le parole di Saviano su Cosentino sono abbastanza esplicite... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Questo (tratto dallo stesso articolo) è molto interessante: Roberto Saviano ha scritto:Mi ha sempre colpito che Casal di Principe abbia tre parlamentari: una realtà di 20 mila persone riesce ad esprimere tre parlamentari. <b>gamaximo</b&g: hellies15 ha scritto:Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Cosentino, inviata alla Camera richiesta di misura cautelare Ora sto sentendo su Omnibus un tizio che dice che si tratta di giustizia ad orologeria. Come sempre, la buttano su quest'argomentazione insensata (orologeria? In Italia le elezioni ci sono una volta all'anno, che possono fare i magistrati!?), senza curarsi di avere la faccia come il cu.o e senza riflettere sulle pesanti ombre sulla storia di quest'uomo. Lo diceva benissimo da Fazio Fini: un politico può portare con sé anche una miriade di voti, ma se ha ombre (molte, peraltro) di collusione con organizzazioni mafiose, soprattutto in un paese stroncato dalla mafia, non deve essere candidato. Solo in Italia possiamo ritrovarci a fare certi discorsi, poveri noi! Intanto gg Libero (che di solito attacca il giustizialista, re delle manette DP) titola "Manette per tutti"...molto sobrio, direi. In pratica, per Belpietro starebbero per arrivare altre richieste di misure cautelari et simila che coinvolgeranno altri politici (l'ho sentito alla rassegna stampa). In tempi normali non sarei per la politica delle manette ma questi, da molto, non sono tempi normali! Se è vero che in Italia abbiamo una miriade di situazioni, a dir poco, POCO CHIARE trovo non solo giusto ma doveroso e salutare che le stesse vengano alla luce. Questa continua lotta al "tu hai fatto questo e....tu hai fatto quello" non può che giovare alla chiarezza ed alla punizione di quanti negli ultimi 40 anni hanno fatto dell'Italia il Paese dell'impunità, della corruzione e dell'approfittamento. Ben venga questa guerra e speriamo che vincano i Giudici chiamati a far chiarezza e non chi tenta di sfuggire ad una giusta punizione. Non ho capito ancora, e qualche anno ce l'ho, il perchè io che rubo una mela debbo farmi la galera e chi ruba miliardi deve avere la possibilità di goderseli al sole dei tropici. .....o almeno, l'ho capito ma non sono d'accordo!!!! :angry: Bruna: Mafia, Mutolo a Vanity Fair: dovevamo rapire Berlusconi L'autista di Totò Riina: eravamo in 18, poi arrivò contrordine 10 novembre, 21:45 ROMA - "Negli anni '70 dovevamo rapire Berlusconi. Manco sapevo che si chiamava cosi'. Ci avevano detto: quello di Milano 2' ". Lo dice a Vanity Fair Gaspare Mutolo, il pentito di mafia che ha finito di scontare la pena, parlando dell' impresa più clamorosa a cui avrebbe dovuto prender parte ma che "non andò mai in porto". "Allora il capo dei capi era Gaetano Badalamenti e aveva proibito i sequestri in Sicilia - spiega Mutolo -. Non c'era problema, con tutti i ricchi che stavano al Nord. Allora li facevamo in Lombardia, roba pulita: mai donne e bambini, niente orecchie tagliate, niente sangue. Trattativa, pagamento, restituzione. Eravamo in 18 per rapire Berlusconi, c'era anche Contorno. Poi arrivò il contrordine". In seguito, racconta il pentito al settimanale, per tenere alla larga Turatello e altri malintenzionati, "Berlusconi assunse Mangano, lo stalliere. Quello era uno in gamba, diciamo così". Nell' intervista, Mutolo ricorda la sua passione per la pittura e per i quadri e che solo oggi - dopo 25 anni - può firmare con il proprio nome (a 'rubargli' le opere fu per primo il boss Luciano Liggio, che autografafa le sue tele più riuscite). "Sono stato un rapinatore, un mafioso, ho trafficato droga, partecipato a sequestri. Poi ho scelto di collaborare: ho fatto seicento nomi, spiegato centocinquanta omicidi, raccontato i legami tra la mafia e la magistratura, la polizia, la politica. Oggi ho pagato il mio conto, fino in fondo". Autista di Totò Riina e primo pentito della mafia vincente, Mutolo ricorda così il giudice Giovanni Falcone: "Uno che capiva. Ho scelto lui per passare dall'altra parte. Poi, morto lui, ho voluto parlare solo con Borsellino. Fino al suo penultimo giorno di vita". Di Riina dice: "E' peggiorato col tempo. E' diventato un dittatore sanguinario. Quando ha cominciato a far ammazzare per niente, a far ammazzare le donne incinte, è stata la fine di tutto. Io ho fatto molti errori, ma cose così mai". Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! M.me de Stael: Bruna ha scritto:Mafia, Mutolo a Vanity Fair: dovevamo rapire Berlusconi L'autista di Totò Riina: eravamo in 18, poi arrivò contrordine 10 novembre, 21:45 ROMA - "Negli anni '70 dovevamo rapire Berlusconi. Manco sapevo che si chiamava cosi'. Ci avevano detto: quello di Milano 2' ". Lo dice a Vanity Fair Gaspare Mutolo, il pentito di mafia che ha finito di scontare la pena, parlando dell' impresa più clamorosa a cui avrebbe dovuto prender parte ma che "non andò mai in porto". "Allora il capo dei capi era Gaetano Badalamenti e aveva proibito i sequestri in Sicilia - spiega Mutolo -. Non c'era problema, con tutti i ricchi che stavano al Nord. Allora li facevamo in Lombardia, roba pulita: mai donne e bambini, niente orecchie tagliate, niente sangue. Trattativa, pagamento, restituzione. Eravamo in 18 per rapire Berlusconi, c'era anche Contorno. Poi arrivò il contrordine". Qualcuno gli avrà fatto la soffiata che stava per portare i libri in tribunale ed essere arrestato, o'pezzentone:proud: Si, però se corco o' scschpione ci faccio un loculo da vivo, ci faccio! :evil::evil::evil::headbang: Bruna: Ogni tanto si sveglia e ne dice una giusta... :roll: Mafia: Veltroni, no regali a cosche Criminali riacquisteranno i loro beni attraverso prestanome 16 novembre, 23:03 (ANSA) - ROMA, 16 NOV - 'La possibilita' di vendere i beni confiscati' alle mafie e' un 'vero e proprio regalo di questo governo alle cosche'. Lo dive Veltroni. Oltre ad essere 'una gravissima violazione della legge La Torre'. Veltroni si riferisce all'emendamento in Finanziaria approvato al Senato. 'A riacquistare i beni confiscati saranno i clan attraverso prestanome e societa' finanziarie. Colpire le cosche nel loro patrimonio - conclude Veltroni - e' una delle condizioni necessarie della lotta alla mafia'. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! M.me de Stael: La trovo un'idea di marketing Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! sweepsy: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! M.me de Stael: sweepsy ha scritto:Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Diomio! Orientalista partenopeo: Queste merde non si fermano davanti a niente: Il prete dall'altare: «Mi hanno chiesto il pizzo sui lavori in chiesa. Ho detto no» Citazione:«Hanno chiesto il pizzo alla mia chiesa, ma io ho detto no» ha denunciato don Mario Ziello, direttamente dal pulpito di Santa Maria del Carmine alla Concordia, nei Quartieri Spagnoli. I soldi che hanno provato ad estorcergli «servono per i lavori di ristrutturazione della chiesa». Secondo il quotidiano Il Mattino, ieri, durante la celebrazione della messa, il parroco ha raccontato ai fedeli quanto accaduto. «Ho deciso di rifiutare perchè i soldi che servono per il restauro della parrocchia li avete donati voi fedeli. Se avessi pagato quella tangente lo avrei fatto con i soldi vostri». Articolo completo qui: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Ospite: Il giornalista Gianni Barbacetto parla di Mafia a Milano Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! geppo: ''A Fondi c'e' la mafia'' e il governo rimuove il prefetto Trasferito d’ufficio il prefetto Frattasi che aveva chiesto lo scioglimento per infiltrazione mafiosa del comune laziale, guidato dal centrodestra. Ecco un altro modo “concreto” di come il governo combatte la mafia. Il prefetto Bruno Frattasi l’aveva denunciato in ben due dettagliate relazioni, poi inviate al Ministero dell’Interno Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! ...ma non c'è da preoccupasti perchè "Silvio the bass" ha dichiarato a Radio anch'io:" " la mafia è un fenomeno patologico. Noi la sconfiggeremo prima della fine della legislatura". Con calma Silvio. Con calma!!! kitiaram: Ma che schifooooooooo:yuck::angry: <b>Guy Fawkes</b: A volte ritornano... Il capitano Ultimo torna a Palermo "Riunisco la squadra antimafia" di PINO CORRIAS Il capitano Ultimo torna a Palermo "Riunisco la squadra antimafia" ROMA - Al telefono dice: "Si chiamerà Festa della legalità, Palermo, 15 gennaio prossimo, anniversario in cui celebriamo la cattura di Salvatore Riina: vittoria dello Stato contro Cosa Nostra. Sarà una festa pubblica, con musica e qualche racconto". Ci saranno Gigi D'Alessio e Cristiano De Andrè. Ci saranno tutti i vecchi della squadra, Arciere, Vichingo, Omar, Oscar, Pirata, Nello, Barbaro, Aspide, Ombra. Ci sarà il generale Mario Mori che allora ci guidava. Ci sarà un sacco di gente, servitori dello Stato e popolo, come è giusto che sia". Sarebbe la prima volta, gli dico. "La prima di una serie, se vuole ne parliamo". Quando vuole. "La trovo io". Tre giorni dopo sbuca dal flusso della folla. Si mette a camminare di fianco, dice: "Eccomi qua". Ha calzoni mimetici, sneakers ai piedi, giaccone militare verde, sciarpa elastica al collo. È magro e veloce. Sembra un volto tra tanti. Invece è Sergio De Caprio, ex Capitano Ultimo, ora colonnello dei carabinieri, allenato a vivere mimetizzato da quando Cosa nostra lo ha condannato a morte diciassette anni fa. Dal giorno in cui con i suoi nove uomini della Crimor, dopo duecento giorni di indagini, appostamenti e notti insonni bloccarono dentro al traffico di Palermo l'auto su cui viaggiava Toto Riina, gli spalancarono la portiera, lo sfilarono dal sedile, lo stesero sull'asfalto a faccia in giù, gli dissero "Carabinieri! Lei è in arresto" e gli serrarono le manette ai polsi dopo 23 anni, 6 mesi e 8 giorni di latitanza... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Bruna: E a Reggio Calabria fanno esplodere una bomba davanti all'ufficio del giudice di pace...attaccato alla Procura della Repubblica... 8) Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! <b>Guy Fawkes</b: Bruna ha scritto:E a Reggio Calabria fanno esplodere una bomba davanti all'ufficio del giudice di pace...attaccato alla Procura della Repubblica... 8) Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Bomba a Reggio Calabria, "Attacco della mafia" Nessun ferito. L'esplosione è avvenuta alle cinque del mattino in piazza Castello davanti all'ingresso dell'ufficio del giudice di pace 03 gennaio, 16:55 [...]E' fuori discussione l'origine mafiosa dell'attentato. E' questa, secondo quanto si è appreso, l'interpretazione univoca dell'episodio fatta nel corso del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato d'urgenza dal prefetto Francesco Musolino.[...] Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! kitiaram: Sarà stata al quaeda!!!! Invadiamo la mongoliaaaaaaaaaaaa :party::party::party: P.s.: è una stupidagine lo so, ma non ho resistito :hehe: Bruna: Bomba al tribunale di Reggio Calabria, l'ira dei clan per i beni nel mirino In Calabria un pezzo del pool di Palermo: ed è scattata la sfida Tesori sequestrati e maxi condanne ecco perché i boss hanno alzato il tiro di FRANCESCO VIVIANO I BOSS della 'ndrangheta avevano già preso le loro contromisure il giorno stesso dell'arrivo da Palermo del nuovo procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone. Correva la primavera del 2008. Qualcuno era riuscito a piazzare una microspia nell'ufficio di uno dei sostituti più impegnati della Dda, Nicola Gratteri. Così, sperava di carpire le conversazioni fra i magistrati e gli investigatori sulle inchieste cruciali riguardanti la 'ndrangheta, quelle sui traffici di droga, gli appalti, la sanità, i rapporti fra mafia e politica. Ma uno dei primi atti di Pignatone fu quello di disporre una bonifica elettronica della Procura. Niente altro che un atto di routine, che subito fece saltare fuori la microspia. L'inchiesta, finita per competenza a Catanzaro, ha appurato che il dispositivo elettronico aveva breve gittata. Chi ascoltava, dunque, si trovava probabilmente all'interno del palazzo di giustizia calabrese. Gli inquirenti sembrano non avere ormai più dubbi: la 'ndrangheta potrebbe contare su alcune talpe. Quella cimice doveva essere il benvenuto dei padrini a Pignatone e alla sua squadra. Il nuovo procuratore si è portato appresso un altro mastino, Michele Prestipino, oggi procuratore aggiunto: con lui in Sicilia ha coordinato tante inchieste sulla mafia, l'ultima quella sul capo dei capi di Cosa Nostra Bernardo Provenzano, ammanettato da Renato Cortese, oggi capo della squadra mobile di Reggio Calabria. La corazzata antimafia ha subito dato man forte a quei pubblici ministeri, e tra questi Nicola Gratteri, che danni conducono delicate inchieste sulla 'ndrangheta. La nuova squadra dell'antimafia preoccupa e molto i mafiosi calabresi. Di recente, è arrivato anche il nuovo corso della Procura generale, ora guidata da Salvatore Di Landro, a cui saranno consegnati a breve processi d'appello delicati, quelli sull'omicidio di Salvatore Fortugno, sulla strage di Duisburg e sulle infiltrazioni mafiose sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Tutti processi che in primo grado si sono conclusi con numerosi ergastoli e pesantissime condanne. La 'ndrangheta, che mai prima d'ora aveva utilizzato segnali così forti come le bombe per intimidire magistrati ed investigatori, ha capito che le cose sono cambiate. Negli ultimi due anni, da quando si è insediato Pignatone, la Procura di Reggio insieme a quella di Palermo è quella che ha registrato più operazioni antimafia con centinaia e centinaia di arresti. continua... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! <b>Guy Fawkes</b: Montreal, bara d'oro e corteo a Little Italy per il capomafia Nick Rizzuto Il boss era stato ucciso il 28 dicembre da un uomo armato. Folla ai funerali* MONTREAL - Nick Rizzuto è stato sepolto in una bara d'oro dopo che il feretro è stato portato in corteo per le strade della Little Italy di Montreal. I media locali - pochi giorni dopo la cerimonia - hanno pubblicato le foto dei funerali del figlio del capomafia Vito Rizzuto, ucciso il 28 dicembre da un uomo armato che lo ha avvicinato mentre era in piedi vicino a una Mercedes e ha esploso contro di lui diversi colpi d'arma da fuoco... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! * Ci sarà stato anche don Marcello,casualmente lì per assistere ad un'altra mostra sui vichinghi? <b>Guy Fawkes</b: La 'ndrangheta e la svolta del tritolo così l'altra mafia ha scelto la guerra di ROBERTO SAVIANO La 'ndrangheta e la svolta del tritolo così l'altra mafia ha scelto la guerra CHI parla di mafia diffama il Paese? Chi parla di mafia difende il Paese. Le organizzazioni criminali contano molto: solo con la coca i clan fatturano sessanta volte quanto fattura la Fiat. Calabria e Campania forniscono i più grandi mediatori mondiali per il traffico di cocaina. Si arriva a calcolare che 'ndrangheta e camorra trattano circa 600 tonnellate di coca l'anno, ed è una stima per difetto. La 'ndrangheta - come dimostrano le inchieste di Nicola Gratteri - compra coca a 2.400 euro al kilo e la rivende a 60 euro al grammo, guadagnando 60.000 euro. Quindi con meno di 2.400 euro di investimento iniziale, percepisce una entrata pulita di 57.600 euro. Basta moltiplicare questa cifra per le tonnellate di coca acquistate e distribuite da tutte le mafie italiane e diventa facile capire la quantità di denaro di cui dispongono, al netto di cemento ed estorsioni. E raffrontarla con il peso industriale delle imprese leader - che hanno molti meno profitti - per comprendere il potere che oggi hanno realmente nel paese e in Europa le organizzazioni criminali... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! hellies15: Guy Fawkes ha scritto:La 'ndrangheta e la svolta del tritolo così l'altra mafia ha scelto la guerra di ROBERTO SAVIANO La 'ndrangheta e la svolta del tritolo così l'altra mafia ha scelto la guerra CHI parla di mafia diffama il Paese? Chi parla di mafia difende il Paese. Le organizzazioni criminali contano molto: solo con la coca i clan fatturano sessanta volte quanto fattura la Fiat. Calabria e Campania forniscono i più grandi mediatori mondiali per il traffico di cocaina. Si arriva a calcolare che 'ndrangheta e camorra trattano circa 600 tonnellate di coca l'anno, ed è una stima per difetto. La 'ndrangheta - come dimostrano le inchieste di Nicola Gratteri - compra coca a 2.400 euro al kilo e la rivende a 60 euro al grammo, guadagnando 60.000 euro. Quindi con meno di 2.400 euro di investimento iniziale, percepisce una entrata pulita di 57.600 euro. Basta moltiplicare questa cifra per le tonnellate di coca acquistate e distribuite da tutte le mafie italiane e diventa facile capire la quantità di denaro di cui dispongono, al netto di cemento ed estorsioni. E raffrontarla con il peso industriale delle imprese leader - che hanno molti meno profitti - per comprendere il potere che oggi hanno realmente nel paese e in Europa le organizzazioni criminali... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Io citerei l'ultima parte: Citazione:Non è questo un governo con la priorità antimafia, non è questa un'opposizione con una priorità antimafia. Nonostante gli sforzi degli arresti. Ad esempio: la legge sulle intercettazioni. Nella lotta alla mafia sono uno strumento indispensabile. E ora diviene talmente difficile poterle fare e ancora più poterle far proseguire per un tempo adeguato per ottenere dei risultati, che la macchina della giustizia viene nuovamente oberata di burocrazia, rallentata. Si rischia di privare gli inquirenti dell'unico strumento capace di stare al passo con una criminalità che dispone di ogni mezzo moderno per continuare a fare i propri interessi. Se i magistrati si trovano davanti a grossissime limitazioni nell'uso delle intercettazioni, è come se dovessero tornare a combattere con lo schioppetto contro chi possiede nel proprio armamentario ogni sofisticato dispositivo tecnologico. L'altro problema sta in ogni disegno che cerca di accorciare i tempi processuali. Abolito il patteggiamento in appello, resta in vigore il rito abbreviato. Per un mafioso è conveniente: così - fra vari sconti e discrezionalità della pena valutata dai giudici - va a finire che spesso un boss può cavarsela con cinque anni di galera. Per lui e il suo potere non sono nulla, anzi sono quasi un regalo. E questa situazione col disegno sul processo breve cambia, ma solo in peggio. Per i reati di mafia bisogna fare il contrario: creare un sistema più certo e più serio delle pene, tale da rendere non conveniente essere mafiosi. La pena deve essere comminata in dibattimento, senza possibilità di abbreviazione del rito. Lo stato non può rinunciare a celebrare processi regolari contro chi si macchia di certi reati e, peggio ancora, inquina il suo stesso funzionamento. Non si tratta di giustizialismo, ma semplicemente dell'esigenza che una condanna equa scaturisca da un processo fatto come si deve. Questo governo agisce soprattutto a livello di ordine pubblico. In primo luogo con gli arresti, che divengono l'unica prova dell'efficacia della lotta alla mafia. Ma l'esecutivo non ha approntato strumenti per colpire il punto nevralgico delle organizzazioni criminali: la loro forza economica. Sì certo, i sequestri di beni ci sono, ma i sequestri dei beni materiali sono il risultato di imprese che invece ancora proliferano e di un sistema economico che non è stato affatto aggredito. Sul piano legislativo sarebbe gravissimo reimmettere all'asta i beni dei mafiosi. Li acquisterebbero di nuovo. Lo scudo fiscale per le mafie è un favore. E questa è la valutazione di moltissimi investistigatori antimafia. Bisogna fare invece altro. Intervenire sul piano legislativo altrove. Cominciare col mettere uno spartiacque tra i reati comuni e quelli della criminalità organizzata. Ma bisogna anche smettere una volta per tutte di definire "diffamatori" coloro che accendono una luce sui fenomeni di mafia. Anche perché non è purtroppo con l'episodio di Reggio che si chiude una vicenda. Questo è soltanto l'inizio. <b>Guy Fawkes</b: Un'altra bomba a Reggio Calabria Ordigno inesploso all'aula bunker Oggi il vertice con Maroni e Alfano Un altro allarme bomba proprio nel giorno in cui arrivano a Reggio i ministri dell’Interno e della Giustizia, Roberto Maroni e Angelino Alfano. Un ordigno inesploso è stato trovato all'interno del cortile dell'aula bunker di fronte al comando dei Carabinieri, dove si celebrano i processi anti-mafia. Il Governo riserva intanto la massima attenzione all’attentato compiuto domenica scorsa contro la Procura generale di Reggio Calabria. Un atto di estrema gravità perchè compiuto contro un ufficio requirente fortemente esposto nella lotta contro la ’ndrangheta. Proprio per esprimere la vicinanza dello Stato alla magistratura ed alla comunità reggina oggi saranno a Reggio Calabria i ministri dell’Interno e della Giustizia, Roberto Maroni e Angelino Alfano. I due esponenti di Governo presiederanno una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia per fare il punto sulle indagini sull’attentato. All’incontro ci saranno anche il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ed i comandanti generali dei carabinieri e della guardia di finanza, Leonardo Gallitelli e Cosimo D’Arrigo. L’incontro, cui seguirà una conferenza stampa, sarà anche l’occasione per Maroni e Alfano per illustrare i provvedimenti che il Governo vuole adottare per affrontare l’emergenza criminalità a Reggio Calabria... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Ospite: Io non escludo l'ipotesi di auto-attentato da parte del Governo. Questo attentato arriva in un momento in cui anche gli Stati uniti rincorrono i loro fantocci di Al Qaeda negli aeroporti. Soltanto tre giorni fa Maroni aveva messo in guardia dal pericolo di attentati terroristici anche in Italia. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Un messaggio per convincere gli italiani che il Governo sta facendo una dura battaglia alle mafie. Un messaggio per mettere timore agli italiani stessi, per indurli a mettersi nelle mani di Maroni. Del resto, se ci pensate, quando un magistrato dà fastidio fa la fine di Luigi De Magistris: gli tolgono l’inchiesta. A Berlusconi serve consenso e nemici a cui imputare danni morali e immorali per ogni porcata che devono approvare per i loro amici. Diffondere paura e insicurezza è una strategia efficace per addormentare le coscienze nelle dittature e riempire i telegiornali di fesserie. La mia è un'ipotesi da complottista, insomma. Bene. Saratoga: all'attacco:mrgreen: Basta che non superiamo le 490 pagine di thread... Albo: Cmq secondo me questi allarmi bomba sono "normali" , cioè ci sono sempre delle segnalazioni, solo che la stampa ne da più o meno risalto. no? <b>Guy Fawkes</b: Assolto-assolto-assorrata.... Mannino e l'accusa di mafia Assolto dopo diciassette anni L'ex ministro dc: mi hanno tolto un pezzo di vita PALERMO - Per capire il calvario giudiziario di Calogero Mannino, assolto ieri in Cassazione dall’accusa di concorso esterno alla mafia dopo 19 anni di indagini e processi, basta ascoltare il suo primo commento: «Hanno portato via un pezzo della mia vita». Ma forse per mettere a fuoco lo psicodramma politico-giudiziario bisognerebbe ripartire da quei manifesti giganti che, per le elezioni del 1991, tappezzarono tutta la Sicilia con una sorta di sfida lanciata dalla grassa e inquinata Democrazia Cristiana alla mafia dei Corleonesi, di Riina e Provenzano, già latitanti da trent’anni. Perché su quei proclami voluti dall’ex ministro poi finito in cella si leggeva per la prima volta a caratteri cubitali «Contro la mafia, costi quel che costi»... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Ospite: Ma io mi chiedo..., (e non bestemmio solo per non intasare la rete) com'è possibile che questi ragazzi votino un partito fondato da Marcello Dell'Utri!? Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Qui, secondo me dovremmo interpellare psicologi e psichiatri. Perchè qui si spiegherebbe la cosiddetta malattia "berlusconite". In pratica questa gente (ragazzi giovani del Pdl) ragionano in puro stile Dipietrista..., e poi votano quell'infame che è invischiato con le stragi del '92-'94. Io non ho parole, davvero.. mi viene voglia di appendere le palle al chiodo hellies15: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Il Cdm vara il piano contro le mafie "Meno immigrati, meno criminalità" A parte le solite farneticazioni sui magistrati, sembra che qualcosa di concreto stia facendo il Governo: Citazione:Vigilanza contro il lavoro nero. Via libera all'applicazione del piano del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, per il controllo di 20mila imprese attive nei settori dell'agricoltura e dell'edilizia nelle quattro regioni a "rischio" del Mezzogiorno, ovvero Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Il piano impiegherà 550 ispettori ed è stato voluto per contrastare il lavoro irregolare, soprattutto laddove connesso a infiltrazioni criminose, sfruttamento della mano d'opera nel'ambito dell'economia sommersa e tutela del lavoratore. Gli ispettori provengono dallo stesso ministero, dall'Inps e dai carabinieri. Citazione:"Per battere la mafia bisogna aggredire il patrimonio mafioso. Metteremo questo obiettivo al centro dell'attività di contrasto. E se i mafiosi ricomprano i beni, noi li risequestriamo un'altra volta" dice Berlusconi illustrando i dieci punti del documento che, tre le varie cose, istituisce l'Agenzia nazionale per i beni sequestrati che si insedierà "entro 15 giorni". Nel ddl sono contenute norme per un codice delle leggi antimafia, si prevedono nuovi strumenti di agggressione ai patrimoni dei mafiosi e nuove misure per il contrasto alla ecomafie. Sono inoltre introdotte altre misure di sostegno alle vittime del racket ("creeremo uno scudo assicurativo") e dell'usura e si istituisce una mappa informatica della criminalità organizzata. Altre norme prevvedono il potenziamento delle azioni antimafia nel settore degli appalti (sarà realizzata una "white list" delle imprese di cui tenere conto al momento di affidamento di appalti), un piano internazionale contro le criminalità transnazionale. "La Direzione Investigativa Antimafia è una struttura di eccellenza, che ha tanti compiti, ma da ora in avanti avrà come priorità l'aggressione ai patrimoni mafiosi" spiega Maroni. <b>Guy Fawkes</b: Si chiama "abuso di posizione dominante". Fossi la mafia segnalerei la cosa all'antitrust. kitiaram: UNA NUOVA STRATEGIA DELLA TENSIONE ? Postato il Domenica, 31 gennaio @ 02:15:00 CST di davide Italia DI GIORGIO BONGIOVANNI antimafiaduemila.com Che significato potrebbe avere oggi un attentato contro uno dei magistrati impegnati nelle delicate indagini sulle stragi e sulla trattativa che, piaccia o non piaccia, coinvolgono il Presidente del Consiglio o quanto meno il suo braccio destro, Marcello Dell’Utri? Come dovremmo leggerlo? In quale contesto dovremmo inserirlo? La storia, più o meno recente, ci ha insegnato che eventi drammatici di questo genere hanno più di una finalità e che sono stati determinanti per le stabilizzazioni, le destabilizzazioni e la creazione di nuovi equilibri. Vanno quindi collocati nell’andamento generale del sistema Paese e anche del ben più vasto sistema Mondo. Solo gli utenti registrati possono vedere le immagini!Registrati o Entra nel forum! Nella foto: il magistrato Antonio Ingroia Se da una parte è vero che il tempo concede il giusto distacco per le valutazioni e altrettanto certo che l’esperienza dovrebbe servire a prevenire e, per quanto possibile, evitare che certi traumi si ripercuotano nuovamente sulla coscienza collettiva, seppur in gran parte dormiente. Quindi oggi eliminare Antonio Ingroia, sulla cui incolumità ridacchiavano allegramente gli avvoltoi che occupano il Senato, o Sergio Lari, o Domenico Gozzo, o Nino Di Matteo perché no persino il testimone chiave Massimo Ciancimino, quali scenari delineerebbe? L’Italia è in questo momento provata da una forte crisi economica, continui scioperi e proteste dimostrano che la crisi non è affatto finita e che la ripresa, se è vero che ci sarà, è ancora lontana. La disoccupazione crescente inasprisce il clima generale e il malessere diffuso è impregnato di incertezze e paura del futuro. Lo scontro politico non è fra maggioranza e opposizione, quasi del tutto inesistente e in balia dei plurimi ricatti trasversali, ma tra un potere arrogante e arroccato su se stesso e una società civile indignata che fatica a trovare una convincente rappresentanza in parlamento, una parte di magistratura assiepata a difesa della Costituzione e qualche isolata voce del giornalismo e degli intellettuali. Il conflitto, poi, non riguarda le necessità del Paese o le riforme, ma la lotta per garantire i privilegi di casta, soprattutto del Presidente del Consiglio, e il tentativo di cittadini consapevoli che vedono sfilarsi di mano i propri diritti di dignità ed uguaglianza. Gli episodi gravissimi di intolleranza e razzismo in terra di ‘ndrangheta legati allo sfruttamento barbaro e primordiale di poveri disgraziati, ridotti in miseria dalla grande chimera dello sviluppo senza limiti della minoranza opulenta del Pianeta, chiarifica lo stato di impoverimento umano e culturale verso cui sta precipitando anche il più semplice sentimento di compassione e solidarietà. Il primo mondo, ricco ed egoista, chiude le porte all’enorme massa di poveri e poverissimi che ci svergognano tutti, come razza, agli occhi della storia. Pagano prima e più di tutti le conseguenze del lento e inesorabile crollare del grande impero degli Stati Uniti che affogato nei debiti si dimena tra l’immagine di un presidente a misura dei sogni dei popoli e la realtà dello spietato mercanteggiare degli interessi di lobby, famiglie e potentati che sulla cartina del mondo tirano i dadi. Fantomatica guerra al terrore, dispiegamento di forze armate nel centro nevralgico della lotta per le risorse e per la supremazia e il terreno che scivola sotto i piedi di fronte all’incedere inquietante di Russia e Cina che, molto più abbienti, non intendono stare a guardare. All’America in ginocchio la politica di Berlusconi non piace. Soprattutto per quella sua amicizia così stretta con Putin, il nuovo vero potente che avanza. E nemmeno l’Europa, Inghilterra in testa, si diverte più alle gag del ducetto megalomane che fa delle regole democratiche carta straccia. Pur tuttavia il nostro paese è sempre un avamposto strategico soprattutto nell’evenienza di scenari di guerra e avere un referente poco fedele e/o poco credibile in patria e fuori non è certo un vantaggio. I famigerati poteri forti potrebbero già ravvisare l’esigenza di un cambio della guardia, la necessità di una “terza repubblica” e cosa di meglio di un lavoretto sporco affidato all’alleata di antica memoria, Cosa Nostra? La mafia oggi sbaragliata sul cui nuovo equilibrio incombe la cugina americana, cosa avrebbe in fondo da perdere? Tradita e abbandonata nella sua componente conosciuta ed esposta potrebbe rendere servigio, come consuetudine, e trattare il suo nuovo volto, per ora sconosciuto e insospettabile, con una nuova classe politica. Assassinare chi su di lui indaga o testimonia equivarrebbe a decretare per Berlusconi e i suoi la fine, così come l’omicidio Lima e la morte di Falcone costarono ad Andreotti la Presidenza della Repubblica. Matteo Messina Denaro sembra ancora essere in grado di contrattare ma se non lo fosse la radicata borghesia mafiosa che gestisce le immense ricchezze accumulate negli anni lo è, eccome, pronta ad affidare lo scettro a qualche picciotto scaltro guidato nell’ombra dagli irriducibili ritornati in libertà, a pena scontata. Riina e Provenzano? Forse non darebbero il loro consenso, ma indubbiamente, vecchi e ammalati, nell’isolamento delle loro celle, si godrebbero il tramonto. Noi, pur detestando la politica del presidente del consiglio Berlusconi, respingiamo con forza l’idea che possa essere destituito dalla sua carica a suon di bombe; vorremmo che venisse sconfitto democraticamente, con legittime elezioni. Prego quindi, voi che mi leggete, se vorrete criticare anche aspramente queste mie modeste analisi, di farlo nel merito con logica uguale e contraria a quella con cui le ho esposte. Giorgio Bongiovanni Fonte: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Link: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! 25.01.2010 hellies15: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Ciancimino: "Provenzano garantito da accordo" "Mio padre investì soldi con i boss in Milano 2" Albo: legittimo impedimento in una settimana, quindi, np. hellies15: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Nuovo blitz nella maggioranza Arriva la legge antipentiti Ma io mi chiedo: anche a non voler essere in totale malafede sapendo chi è che le scrive ste leggi, come si fa ad accettare norme simili? Che senso hanno? Sotto la parola "garantismo" questi qua vogliono inserire lacci o lacciuoli stringenti per i PM, che rendono il processo un vero percorso ad ostacoli. hellies15: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Il ministro della Giustizia: "Non è nel programma e sono assolutamente contrario" Ddl pentiti, Alfano smentisce Valentino hellies15: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! I boss di Cosa Nostra salvati dalle nuove leggi antimafia Beh, nessuno parla di questo scandalo!? M.me de Stael: hellies15 ha scritto:Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! I boss di Cosa Nostra salvati dalle nuove leggi antimafia Beh, nessuno parla di questo scandalo!? mercoledì emetterano un decreto (spero che si ricordino di citare anche i processi conclusi:? ) che stabilirà, in deroga all'art. 5cpp, esclusione dall'assise dei 416bis e segg. mantenendo tutto in tribunale. Sta di fatto che la cirielli del 2005 (!) aumentava le pene in tal senso e dunque già sforava in assise: nessun magistrato, cancelliere, avvocato et similia ha raccolto ( :headbang: ) Con l'entrata in vigore del pacchetto sicurezza, che ha ancora aumentato le pene, probabilmente qualcuno s'è posto la domanda e così a gennaio la cassazione ha cassato . La vaccata sta pure nel fatto che fin da marzo 2009 era pronto nel cassetto di alfano un ddl che (tra le tante porcate ivi contenute) ci stava anche questa esclusione, certo non perché s'era accorto del'errore, ma perché preferiva lasciare al togato il verdetto, anziché coinvolgere la giuria popolare d'assise (ricordo che ci furono contestazioni per il pericolo di corruzione e/o intimidazione dei popolari). Avesse proceduto (il tutto era previsto che entrasse in vigore a giugno 2010) 'sto casino lo sfangavamo :yuck: <b>Guy Fawkes</b: Ripor(s)to il post di Stefano 85 di cui al link Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Stefano85 ha scritto:http://la1.rsi.ch/_dossiers/player.cfm?uuid=42bc76a9-cfff-4b2c-971c-df0cb1da2061 A questo indirizzo un reportage sulla mafia in svizzera della tv RSI Bruna: Mafia/ Pena fino a 5 anni per chi si avvale propaganda sorvegliati Interdizione dai pubblici uffici. Il testo approvato alla Camera Roma, 24 feb. (Apcom) - I candidati che si avvarranno in campagna elettorale del sostegno di persone sottoposte alla misura della sorveglianza speciale saranno punibili con la pena della reclusione da 1 a 5 anni e con l'interdizione dai pubblici uffici. E' quanto prevede la proposta di legge approvata in prima lettura oggi in Aula alla Camera dopo un iter durato otto mesi. Rispetto al testo uscito dalla commissione Giustizia, quello approvato è frutto di un accordo tra maggioranza e opposizione che limita molto le ipotesi in cui un soggetto possa essere chiamato a rispondere del nuovo reato. Queste le novità: DIVIETO PROPAGANDA DALLA CHIUSURA DELLE LISTE AL VOTO. Il divieto di propaganda elettorale per le persone sottoposte, in forza di provvedimenti definitivi, alla misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e il divieto dei candidati di avvalersi della propaganda di coloro che sono sottoposti a tali misure di prevenzione vale solo "dal termine stabilito per la presentazione delle liste e dei candidati e fino alla chiusura delle operazioni di voto". Si tratta di una precisazione temporale che non era contenuta nel testo uscito dalla Commissione. PENA DA 1 A 5 ANNI. Chi infrange il divieto è punito con la reclusione da 1 a 5 anni. La stessa pena si applica al candidato che, avendo diretta conoscenza della condizione di chi è sottoposto in via definitiva alla misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, richiede "personalmente" al sottoposto alla misura di prevenzione di svolgere attività di propaganda elettorale e "se ne avvale concretamente". Per accertare il reato non bastano le dichiarazioni del soggetto sottoposto alla misura di prevenzione ma saranno necessarie prove diverse. EFFETTI DELLA CONDANNA La condanna alla reclusione comporta "l'interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena". Nel caso in cui il condannato sia un parlamentare, la Camera di appartenenza adotta le conseguenti determinazioni secondo le norme del proprio regolamento. In caso di sospensione condizionale della pena, resta l'interdizione dai pubblici uffici. Vengono cancellati dunque il divieto per i rei, contenuto nel testo uscito dalla Commissione, di candidarsi per cinque anni e la decadenza del condannato dalla carica pubblica elettiva. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Bruna: Giustizia&Impunità | Bruno Tinti Libera mafia in libero Stato 27 febbraio 2010 Primo gennaio 2007: comincia a Bari un processo per associazione mafiosa, associazione per spaccio di droga, omicidi vari, estorsioni e tanti altri reati. 160 imputati, di cui 120 detenuti. Se ne occupa un solo giudice, Rosanna Di Palo. Occorreranno 40 udienze; che sono tante. Certo, in un anno ci sono circa 260 giorni lavorativi, al netto di domeniche e ferie; quindi il tempo per celebrare il processo in poco più di un mese; o magari, contando i soliti rinvii, in 80 o anche 120 giorni ci sarebbe. Invece sarà necessario un anno...continua... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! kitiaram: Presentazione del libro "C'era una volta l'intercettazione'' Solo gli utenti registrati possono vedere le immagini!Registrati o Entra nel forum! Sabato 27 febbraio presso l’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione Superiore "F. Filelfo" di Tolentino, il magistrato Antonio Ingroia ha presentato il suo libro "C'era una volta l'intercettazione". VIDEO ALL'INTERNO! L’incontro, moderato da Ismaele Vipera, al quale ha partecipato anche Romolo Tamburrini, è stato promosso dall’Associazione Città del Sole con il patrocinio e sostegno del Comune di Tolentino, con la collaborazione di "Antimafia Duemila" e "Il Popolo delle Agende Rosse". LEGGI LA RECENSIONE DEL LIBRO: C'era una volta l'intercettazione Riportiamo di seguito il video integrale dell'incontro. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! <b>Guy Fawkes</b: Processo Dell'Utri, Massimo Ciancimino non depone davanti alla Corte d'Appello I giudici rigettano l'istanza del pg Gatto ritenendo la testimonianza non necessaria. «Parole non riscontrabili» MILANO - Massimo Ciancimino non deporrà al processo di secondo grado al senatore Marcello Dell'Utri, accusato, davanti alla Corte di Appello di Palermo, di concorso in associazione mafiosa e condannato in primo grado a 9 anni per lo stesso reato. Lo hanno deciso i giudici, respingendo l'istanza di ammissione della deposizione presentata dal procuratore generale Nino Gatto. Dopo una camera di consiglio durata oltre tre ore, la Corte ha ritenuto non assolutamente necessaria, ai fini della decisione del processo, la deposizione di Ciancimino. Si tratta sostanzialmente di un giudizio di inattendibilità nei suoi confronti... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Bruna: "Sentenza" delle ‘ndrine sulla Napoli: va uccisa 8 marzo 2010 Le cosche di Gioia Tauro avevano deciso di eliminare la parlamentare del Pdl membro dell'Antimafia Ha saputo che volevano ucciderla leggendo la lettera scritta da un pentito: le cosche di Gioia Tauro avevano deciso di ammazzare Angela Napoli, parlamentare del Pdl e membro della commissione parlamentare Antimafia. "È una lettera allarmante – ha commentato - ma vado avanti e spero gli investigatori possano far luce in fretta su questa vicenda. Ritengo che dietro questo piano contro di me, oltre alla mano della criminalità organizzata, potrebbero esserci interessi più ampi, che toccherebbero la zona grigia tra politica, imprenditoria e massoneria deviata. Nella lettera si fa riferimento al fatto che io non mi sarei piegata alle cosche del territorio della Piana di Gioia Tauro. So anche che queste cosche hanno legami con le altre consorterie criminali della Calabria, contro le quali mi sono sempre battuta. E su questa strada continuerà' il mio impegno". La rivelazione sull'attentato era contenuta nella lettera, scritta dal collaboratore di giustizia Gerardo D'Urzo, e consegnata, dal suo avvocato, all'onorevole Napoli. La parlamentare ha denunciato la vicenda alla questura di Reggio Calabria ed è stata ascoltata dalla Digos. Da tempo, Angela Napoli, è sotto scorta, non soltanto perchè è membro della commissione parlamentare antimafia, ma anche perchè, in questi anni, ha spesso denunciato le collusioni tra 'ndrangheta e colletti bianchi. Negli scorsi giorni, la parlamentare, ha annunciato che non voterà alle prossime elezioni regionali in Calabria, perchè le liste elettorali includono personaggi poco trasparenti: "Seppure hanno la fedina penale pulita, risultano vicini a esponenti della 'ndrangheta o comunque, sul piano etico e morale, paiono quantomeno discutibili". Non è la prima volta che il collaboratore di giustizia parla di attantati organizzati dalla 'ndrangheta. Pochi mesi fa, durante il processo “Genesi”, celebrato a Vibo Valentia, D'Urzo ha dichiarato in aula che le cosche avevano progettato d'ammazzare il pm della dda calabrese Marisa Manzini. Il piano organizzato dai mafiosi prevedeva l'utilizzo di un lanciarazzi. All'onorevole Napoli, ieri, è arrivata la solidarietà del governatore calabrese Agazio Loiero e del ministro di Giustizia Angelino Alfano, che ha raggiunto la parlamentare con una telefonata “lunga e affettuosa”. “Questa notizia ci preoccupa – ha commentato il capogruppo del Pd in commissione Antimafia, Laura Garavini – anche per il clima che si sta creando in campagna elettorale”. Da il Fatto Quotidiano del 7 marzo M.me de Stael: Bruna ha scritto:"Sentenza" delle ‘ndrine sulla Napoli: va uccisa 8 marzo 2010 Le cosche di Gioia Tauro avevano deciso di eliminare la parlamentare del Pdl membro dell'Antimafia Sai cos'è che mi fa incazzare di questa storia? E' che quei delinquenti del pdl la useranno come martire, come loro paladina e tutte quelle maialate che ci innaffiano tutti i giorni!:angry::angry::angry: kitiaram: M.me de Stael ha scritto: Bruna ha scritto:"Sentenza" delle ‘ndrine sulla Napoli: va uccisa 8 marzo 2010 Le cosche di Gioia Tauro avevano deciso di eliminare la parlamentare del Pdl membro dell'Antimafia Sai cos'è che mi fa incazzare di questa storia? E' che quei delinquenti del pdl la useranno come martire, come loro paladina e tutte quelle maialate che ci innaffiano tutti i giorni!:angry::angry::angry: Invece io mi chiedo... E' vero o falso? E poi Cosa ci fa nel PDL????? Non sa che quelli che la vogliono morta sono i suoi colleghi di partito? Roberto: kitiaram ha scritto:Invece io mi chiedo... E' vero o falso? E poi Cosa ci fa nel PDL????? Non sa che quelli che la vogliono morta sono i suoi colleghi di partito? Direi che non è il caso di avanzare questi dubbi solamente per l'appartenenza partitica della Napoli: è una visione tuttalpiù adolescenziale della politica. Secondo te chi sta nel PDL è automaticamente "per la Mafia" (qualunque cosa significhi) e chi è fuori dal PDL è contro? Ma davvero pensi che sia tutto riducibile ad uno sciocco gioco a squadre? Magari - ed è solamente una delle altre mille letture critiche del fatto - la Napoli è conservatrice in campo sociale e liberista in campo economico (sto inventando sia chiaro), per cui, pur essendo fermamente contro la mafia non potrebbe mai appartenere all'ala sinistra dell'aula: ci avevi mai pensato? In generale cerchiamo sempre di ragionare un filino meglio e più articolatamente dell'elettore medio italiota :roll: M.me de Stael: kitiaram ha scritto: M.me de Stael ha scritto: Bruna ha scritto:"Sentenza" delle ‘ndrine sulla Napoli: va uccisa 8 marzo 2010 Le cosche di Gioia Tauro avevano deciso di eliminare la parlamentare del Pdl membro dell'Antimafia Sai cos'è che mi fa incazzare di questa storia? E' che quei delinquenti del pdl la useranno come martire, come loro paladina e tutte quelle maialate che ci innaffiano tutti i giorni!:angry::angry::angry: Invece io mi chiedo... E' vero o falso? E poi Cosa ci fa nel PDL????? Non sa che quelli che la vogliono morta sono i suoi colleghi di partito? Lei era aennina: è l'incarnazione vivente dell'imbecillità di fini:headbang: kitiaram: M.me de Stael ha scritto: kitiaram ha scritto: M.me de Stael ha scritto: Bruna ha scritto:"Sentenza" delle ‘ndrine sulla Napoli: va uccisa 8 marzo 2010 Le cosche di Gioia Tauro avevano deciso di eliminare la parlamentare del Pdl membro dell'Antimafia Sai cos'è che mi fa incazzare di questa storia? E' che quei delinquenti del pdl la useranno come martire, come loro paladina e tutte quelle maialate che ci innaffiano tutti i giorni!:angry::angry::angry: Invece io mi chiedo... E' vero o falso? E poi Cosa ci fa nel PDL????? Non sa che quelli che la vogliono morta sono i suoi colleghi di partito? Lei era aennina: è l'incarnazione vivente dell'imbecillità di fini:headbang: Solo gli utenti registrati possono vedere le immagini!Registrati o Entra nel forum! ah ecco! Roberto Morelli ha scritto:Direi che non è il caso di avanzare questi dubbi solamente per l'appartenenza partitica della Napoli: è una visione tuttalpiù adolescenziale della politica. Secondo te chi sta nel PDL è automaticamente "per la Mafia" (qualunque cosa significhi) e chi è fuori dal PDL è contro? Ma davvero pensi che sia tutto riducibile ad uno sciocco gioco a squadre? Magari - ed è solamente una delle altre mille letture critiche del fatto - la Napoli è conservatrice in campo sociale e liberista in campo economico (sto inventando sia chiaro), per cui, pur essendo fermamente contro la mafia non potrebbe mai appartenere all'ala sinistra dell'aula: ci avevi mai pensato?Chi sta con il pedonano anche dopo tutte le evidenze e tutte le leggi ad personam e ad mafiam... o è connivente o è un'ingenua!!! Ergo SI CHI STA COL PDL E' MAFIOSO E LADRO!!! Per me non ci sono compromessi di sorta, ne giustificazioni valide!!! Roberto Morelli ha scritto:In generale cerchiamo sempre di ragionare un filino meglio e più articolatamente dell'elettore medio italiota :roll: vedi di non offendere che io non ti ho offeso e manco ti conosco! Roberto: kitiaram ha scritto:Ergo SI CHI STA COL PDL E' MAFIOSO E LADRO!!! Per me non ci sono compromessi di sorta, ne giustificazioni valide!!! Secondo te con questo ragionamento si va da qualche parte? Tu urli al "mafioso e ladro", dall'altra parte si urla al "comunista che vuole lo stato di polizia"...e dopo che si fa? Si guarda chi urla più forte? Per il resto io non offendo mai il ragionatore, ma sempre il ragionamento (criticare/offendere un'idea argomentando non mi sembra nulla di censurabile) e cercavo di dire che, quando si parla di politica - soprattutto in democrazia - i ragionamenti manichei sono stupidi per definizione. Sintetizzare i problemi politici italiani nella lotta tra il bene ed il male lo trovo puerile, se ti va di smentirmi fallo, altrimenti pace (ma io ho diritto di dirtelo senza che tu ti senta offesa). kitiaram: Roberto Morelli ha scritto: kitiaram ha scritto:Ergo SI CHI STA COL PDL E' MAFIOSO E LADRO!!! Per me non ci sono compromessi di sorta, ne giustificazioni valide!!! Secondo te con questo ragionamento si va da qualche parte? Tu urli al "mafioso e ladro", dall'altra parte si urla al "comunista che vuole lo stato di polizia"...e dopo che si fa? Si guarda chi urla più forte? Per il resto io non offendo mai il ragionatore, ma sempre il ragionamento (criticare/offendere un'idea argomentando non mi sembra nulla di censurabile) e cercavo di dire che, quando si parla di politica - soprattutto in democrazia - i ragionamenti manichei sono stupidi per definizione. Sintetizzare i problemi politici italiani nella lotta tra il bene ed il male lo trovo puerile, se ti va di smentirmi fallo, altrimenti pace (ma io ho diritto di dirtelo senza che tu ti senta offesa). Ma secondo te uno che sa e vede tutte le manovre ce la fa a restare in quella bolgia? E io non sono comunista ma loro sono ladri e mafiosi! Con quale ragionamento vorresti convincermi che uno deve stare con i piedi nella melma felice di starci? Se sei onesto viri al largo il più lontano possibile, se no sei connivente! Punto finito! Roberto Morelli ha scritto:medio italiota E questa per me è un'offesa! Roberto: kitiaram ha scritto:Con quale ragionamento vorresti convincermi che uno deve stare con i piedi nella melma felice di starci? Se sei onesto viri al largo il più lontano possibile, se no sei connivente! Punto finito! Ovvero? In quale partito bisogna militare per avere la patente automatica dell'anti-mafioso? Ad esempio nel caso di un conservatore liberista e anti-mafioso in che partito esattamente dovrebbe militare per sentirsi a posto con la coscienza? Ma soprattutto lo sai che la politica italiana non è iniziata con B. nel 1994, ma che prima i partiti avevano sul groppone più di 40 anni di storia repubblicana? E' per questo che, ti ripeto, il ragionamento che fai è "berlusconicentrico", con la conseguenza che non vedi tutto quello che c'è intorno (che giustifica tranquillamente la presenza di -poche- persone oneste anche nel PDL) PS "italiota medio" era riferito al ragionamento, come da me chiaramente espresso nella frase intera. kitiaram: Roberto Morelli ha scritto: kitiaram ha scritto:Con quale ragionamento vorresti convincermi che uno deve stare con i piedi nella melma felice di starci? Se sei onesto viri al largo il più lontano possibile, se no sei connivente! Punto finito!Ovvero? In quale partito bisogna militare per avere la patente automatica dell'anti-mafioso? Ad esempio nel caso di un conservatore liberista e anti-mafioso in che partito esattamente dovrebbe militare per sentirsi a posto con la coscienza dimmelo tu! Se del caso non deve militare in nessuno! Mica è obbligatorio, se no fa qualcosa di suo dal basso! Roberto Morelli ha scritto:Ma soprattutto lo sai che la politica italiana non è iniziata con B. nel 1994, ma che prima i partiti avevano sul groppone più di 40 anni di storia repubblicana?Si lallero e si vede che gente è rimasta in quei partiti! Roberto Morelli ha scritto:con la conseguenza che non vedi tutto quello che c'è intorno (che giustifica tranquillamente la presenza di -poche- persone oneste anche nel PDL) tipo?Fammi esempi! Che cosa può giustificare lo stare gomito a gomito con gente di malaffare? Per me niente!!! Finchè non lo sai va bene ma poi? Roberto: kitiaram ha scritto:dimmelo tu! Se del caso non deve militare in nessuno! Mica è obbligatorio, se no fa qualcosa di suo dal basso! Te lo dico io allora: in AN, già ex-MSI, ora PDL. Il ragionamento non tiene così, per quel che dici in pratica se sei "di sinistra" (qualunque cosa significhi in Italia) allora puoi stare in parlamento, se sei di destra, magari da quando sei nata, non puoi stare in parlamento finché ci sarà Berlusconi, ti sembra un ragionamento plausibile? Che ha Berlusconi, l'appalto esclusivo sulla destra parlamentare? Eppoi, data l'influenza ed il (teorico) potere legislativo accordato ai deputati/senatori, perché mai, avendo la possibilità di stare in parlamento, il singolo dovrebbe scegliere di starsene fuori e fare "iniziative dal basso"? Molto meglio farti infilare nella Commissione Antimafia come ha fatto la Napoli e condurre con dignità ed impegno un'onesta battaglia anti-mafia no? Alla fin fine cosa te ne frega del gruppo parlamentare di appartenenza? Il partito, soprattutto nel nostro sistema, non è altro che un'etichetta, se quell'etichetta torna utile per avere qualche parlamentare di destra decente in più (e quindi qualche bottana in meno) cosa c'è che non va? kitiaram ha scritto:Fammi esempi! Che cosa può giustificare lo stare gomito a gomito con gente di malaffare? Per me niente!!! Finchè non lo sai va bene ma poi? Intanto non so che cosa sai sui gruppi parlamentari e su come funziona l'aula, ma ti posso assicurare che essere nel gruppo parlamentare del PDL non vuol dire andare regolarmente a pranzo con Dell'Utri, Cicchitto e Gasparri. Detto ciò tu ne fai una battaglia di puro principio (questo tipo di battaglie in politica...beh...lasciamo stare và): se anche la Napoli, una volta eletta, avesse abbandonato il gruppo parlamentare PDL e fosse entrata nel gruppo misto, mi spieghi cosa sarebbe cambiato? E' probabile che, al di là di ragioni legate alla propria biografia, nel suo caso il PDL è un simbolo da appiccicare sui manifesti per raggranellare i voti necessari all'elezione: dov'è il problema? kitiaram: Roberto Morelli ha scritto: kitiaram ha scritto:dimmelo tu! Se del caso non deve militare in nessuno! Mica è obbligatorio, se no fa qualcosa di suo dal basso!Te lo dico io allora: in AN, già ex-MSI, ora PDL. Il ragionamento non tiene così, per quel che dici in pratica se sei "di sinistra" (qualunque cosa significhi in Italia) allora puoi stare in parlamento, se sei di destra, magari da quando sei nata, non puoi stare in parlamento finché ci sarà Berlusconi, ti sembra un ragionamento plausibile? Che ha Berlusconi, l'appalto esclusivo sulla destra parlamentare? Ma chi l'ha detto? Avrebbero potuto andare da soli! Uno per tenere la poltrona fa patti col diavolo? Per me vale lo stesso per il PD sono ladri e mafiosi pure loro, ma meno evidenti! Roberto Morelli ha scritto:Eppoi, data l'influenza ed il (teorico) potere legislativo accordato ai deputati/senatori, perché mai, avendo la possibilità di stare in parlamento, il singolo dovrebbe scegliere di starsene fuori e fare "iniziative dal basso"? Molto meglio farti infilare nella Commissione Antimafia come ha fatto la Napoli e condurre con dignità ed impegno un'onesta battaglia anti-mafia no? Alla fin fine cosa te ne frega del gruppo parlamentare di appartenenza? Come si dice, la via per l'inferno è lastricata di buone intenzioni! Se per fare una cosa buona devo firmare e sottostare a mille schifezze, il gioco non vale la candela! Roberto Morelli ha scritto:Il partito, soprattutto nel nostro sistema, non è altro che un'etichetta, se quell'etichetta torna utile per avere qualche parlamentare di destra decente in più (e quindi qualche bottana in meno) cosa c'è che non va?Ma se scendi a compromessi una volta poi sei ricattabile in tutto! Roberto Morelli ha scritto:Detto ciò tu ne fai una battaglia di puro principio (questo tipo di battaglie in politica...beh...lasciamo stare và): se anche la Napoli, una volta eletta, avesse abbandonato il gruppo parlamentare PDL e fosse entrata nel gruppo misto, mi spieghi cosa sarebbe cambiato?Se lasci i principi che cosa ti resta? Qual'è allora la differenza tra essere onesti o no? Roberto Morelli ha scritto:E' probabile che, al di là di ragioni legate alla propria biografia, nel suo caso il PDL è un simbolo da appiccicare sui manifesti per raggranellare i voti necessari all'elezione: dov'è il problema? Viene mercificata e sa benissimo di essere una che ha contribuito allo schifo in cui siamo ora! Orientalista partenopeo: kitiaram ha scritto: Non sa che quelli che la vogliono morta sono i suoi colleghi di partito? Sai quali sono i referenti politici delle cosche che avevano pianificato l'assassinio della Napoli? Non è affatto detto che siano del PdL. Roberto: Mettiamola così kitiaram, altrimenti non ne usciamo più: - la tua visione della politica (lo deduco da quel che dici) è molto idealista, pura, fatta di forti ideali da difendere da ogni contaminazione, poco incline aicompromessi ed agli accordi - la politica secondo me è invece la continua ricerca di compromessi tra gli ideali (da non dimenticare mai) e la necessità di mantenerli in vita all'interno del sistema democratico. Sono favorevole fin quando non vengono stravolti i principi fondamentali di ciò che si predica: pena il diventare dei "parassiti" politici nullafacenti (chi ha detto D'Alema?!?) Ora: qual è l'unica cosa che mi sento di farti notare? Ti faccio notare che la politica di cui tu parli non è mai esistita nella storia democratica del mondo moderno (ovvero all'incirca negli ultimi 200 anni più o meno), e nemmeno in quello antico a dire il vero, e dubito che mai esisterà. Potrei sbagliarmi - ed in quel caso mi scuso - ma scommetto che sei molto giovane :angel: Teresa: Ma la Napoli non era uscita dal partito e aveva aderito al gruppo misto? C'è poi rientrata? M.me de Stael: Citazione:Giovani siciliani bloccati all'Europarlamento "Con la maglietta no-mafia non possono entrare" Giovani siciliani bloccati all'Europarlamento "Con la maglietta no-mafia non possono entrare" BRUXELLES - Ottanta studenti dell'università degli studi di Palermo sono bloccati all'ingresso dell'Europarlamento. Secondo le prime informazioni, i giovani sono stati chiamati a partecipare a un confronto sulle mafie e la criminalità transnazionale ma non sono stati fatti entrare perché indossano una maglietta con una scritta: "No mafia: siciliani contro tutte le mafie". L'episodio riferito da Rosario Crocetta, eurodeputato del Partito democratico, e partecipante all'incontro insieme a Giuseppe Lumia, della commissione antimafia italiana. "I ragazzi indossano una maglietta con la scritta 'no mafia' e per la sicurezza dell'europarlamento questa è una manifestazione non autorizzata", ha spiegato Crocetta, riferendo che è stato chiesto l'intervento dei questori per consentire l'ingresso dei ragazzi, in attesa già da un'ora. "Non c'è nessun riferimento ad uno slogan politico. Questi ragazzi stanno manifestando il loro pensiero e non hanno la minima intenzione di togliere la t-shirt", ha aggiunto l'eurodeputato. Lumia spiega di essere arrivato a Bruxelles "per spiegare come le mafie si sono diffuse in tutto il territorio europeo e come riescono a condizionare la vita economica e sociale dei Paesi. Invece - ha aggiunto - ho trovato un clima di chiusura e ottusita. Mi aspettavo - ha concluso Lumia - tutt'altra accoglienza al Parlamento europeo. Sembra che l'antimafia crei imbarazzo". Sono indecisa se riflettere più attentamente sul rifiuto, nel senso che la rigidità dei termini europei -in questo caso manifestazione- non consenta deroghe di alcun tipo, oppure se pensare che forse nella UE non hanno ancora mica capito bene cosa sia veramente la mafia... :huh: <b>Guy Fawkes</b: Intanto oggi e domani a Milano: XV GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE La XV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, si celebrerà in Lombardia, a Milano, sabato 20 marzo 2010. Milano sarà protagonista dei giorni del 19 (con l'incontro tra i familiari delle vittime e a seguire momento ecumenico di ricordo delle vittime) e del 20 (con la marcia al mattino e i seminari). Sarà come sempre importante coinvolgere tutta la rete di Libera, gli studenti, la cittadinanza e le associazioni piccole e grandi... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! kitiaram: Mafia: Cemento impoverito, arrestati boss e manager Calcestruzzi spa di Bergamo 27-04-2010 - 09:17 Palermo, 27 apr.- (Adnkronos) - E' in corso dalle prime luci dell'alba una vasta operazione antimafia, condotta tra la Sicilia, la Lombardia e il Lazio da carabinieri e finanzieri che hanno arrestato boss di Cosa nostra siciliana e manager della Calcestruzzi spa di Bergamo. Nell'operazione, denominata "Doppio colpo", i militari dell'Arma e le Fiamme gialle dei comandi provinciali di Caltanissetta hanno tratto in arresto 14 persone e sequestrato sette aziende siciliane operanti nel settore del movimento terra. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Cronaca | 27/04/2010 | ore 09.47 » Palermo, 27 apr. (Adnkronos) - I boss mafiosi imponevano la fornitura del calcestruzzo prodotto dalla Calcestruzzi Spa alle imprese aggiudicatarie di appalti pubblici o privati "eliminando scomode concorrenze e consentendo l'espansione dell'azienda bergamasca nel mercato della Sicilia orientale". E' quanto hanno ricostruito gli investigatori che all'alba di oggi hanno arrestato 14 persone, tra cui boss mafiosi e vertici ed ex amministratori della Calcestruzzi e dell'Italcementi nell'ambito dell'operazione denominata 'Doppio colpo'. In particolare, secondo quanto appurato dalla Dda di Caltanissetta, sarebbero stati i boss mafiosi Giuseppe Madonia, Francesco La Rocca e Giuseppe Giovanni Laurino, tutti e tre gia' detenuti per associazione mafiosa, ritenuti "esponenti di spicco delle articolazioni nissena e catanese di Cosa nostra", a imporre la fornitura del calcestruzzo. Secondo i militari dell'Arma e la Guardia di finanza di Caltanissetta sarebbero emerse "senza ombra di dubbio" le responsabilita' dei proprietari e dei gestori delle imprese siciliane dedite al movimento terra, che avevano rapporti di lavoro con la Calcestruzzi. Sono state, quindi, accertate le responsabilita' dei consulenti e dei dipendenti della Calcestruzzi Spa "nell'avere creato e utilizzato un sistema informatico per alterare i dati di gestione produttiva del calcestruzzo fornito per appalti pubblici e privati in difformita' alle previsioni contrattuali" e "per occultare la scadente qualita' del calcestruzzo venduto". Sono emerse, infine, responsabilita' di due ex dipendenti della Calcestruzzi che, nella loro qualita' di tecnologi, avrebbero fornito per le commesse relative all'appalto 'Porto Isola-Diga Foranea Gela', "conglomerati composti da un minor quantitativo di cemento e da inerti non idonei per lo stesso impiego". In altre parole i tecnologi avrebbero organizzato fraudolentemente delle 'ricette di produzione' del calcestruzzo difformi da quelle stabilite dal contratto. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! kitiaram: Le Agende Rosse a Cinisi con Peppino Impastato - 9 maggio 2010 Scritto da Salvatore Borsellino e Giovanni Impastato Mercoledì 28 Aprile 2010 15:11 Quest'anno, nel 32° anniversario dell'assassinio di Peppino Impastato le Agende Rosse saranno a Cinisi in una nuova tappa della nostra lotta per la Giustizia e per la Verità. Anche noi saremo nelle strade di Cinisi a contare i 100 passi che separano la casa di Peppino Impastato dalla casa di Tano Badalamenti e a gridare con tutto il nostro fiato che "LA MAFIA E' UNA MONTAGNA DI MERDA". La manifestazione, organizzata dall'Associazione Culturale Peppino Impastato - Casa della Memoria, prende il nome di FORUM SOCIALE ANTIMAFIA "Felicia e Peppino Impastato" 2010, e si svolgerà dal 6 al 9 maggio attraverso diversi momenti e con diverse tematiche (presso questo link il programma provvisorio delle tre giornate). La nostra partecipazione, come Movimento delle Agende Rosse sarà limitata al 9 maggio dove, oltre alla marcia, che si svolgerà nel pomeriggio e che avrà come momento conclusivo i 100 passi dalla casa di Peppino Impastato a quella di Tano Badalamenti, il suo assassino, sono previsti anche gli interventi di tutte le realtà antimafia che parteciperanno alla manifestazione. Vi aspetto quindi tutti a Cinisi insieme con le vostre agende rosse, la vostra rabbia e la vostra voglia di cambiare questo nostro disgraziato paese. Salvatore Borsellino LINK: 1) Il gruppo facebook "le Agende Rosse a Cinisi con Peppino Impastato" 2) Tutte le informazioni sul sito Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Appello di Giovanni Impastato APPELLO PER IL 32° ANNIVERSARIODELL’ASSASSINIO MAFIOSO DI MIO FRATELLO PEPPINO IMPASTATO. Anche quest’anno il 9 maggio a Cinisi rappresenterà una fondamentale occasione per scambiarci dati, informazioni, forze, passioni, per fermarci e riflettere, per raccogliere la nostra memoria e assumerci l’impegno di continuare lalotta per la giustizia sociale nel nostro paese e nel mondo. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! <b>Guy Fawkes</b: Andreotti condannato, diffamò il giudice Almerighi L'ex senatore a vita Giulio Andreotti diffamò il giudice Mario Almerighi. Questa la decisione della Corte di Cassazione che oggi ha confermato la condanna a carico del senatore a vita per avere, in alcune interviste comparse nel 1999, oltrepassato il «limite della continenza e il diritto di critica», nei confronti del giudice Almerighi. Parlando della testimonianza resa dal magistrato al processo di Palermo che vedeva imputato l'ex presidente del Consiglio per suoi presunti legami con la mafia, Andreotti lo aveva bollato come «pazzo» e «falso teste». In particolare Almerighi, nella sua deposizione aveva indicato il giudice Corrado Carnevale come l'interlocutore grazie al quale Andreotti riusciva a influenzare le decisioni della Corte di Cassazione... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Assolutamente "notevole" quando, al termine di una inenarrabile serie d'arrampicate sugli specchi, la si butti sul patetico tirando in ballo le "condizioni di salute critiche" del funereo individuo. Giustizia ad orologeria, of course.... Teresa: Guy Fawkes ha scritto:Assolutamente "notevole" quando, al termine di una inenarrabile serie d'arrampicate sugli specchi, la si butti sul patetico tirando in ballo le "condizioni di salute critiche" del funereo individuo. Giustizia ad orologeria, of course.... Eccerto, dopo undici anni... hanno aspettato per fargli un dispetto :party: kitiaram: 'Ho guardato la mafia negli occhi' Scritto da Francesca De Sanctis Domenica 09 Maggio 2010 13:17 Intervista a Letizia Battaglia «Sono ossessionata dal mio passato, troppo doloroso. Paura? Ne ho avuta tanta. E oggi qui a Palermo non posso fare mostre, né libri» Nel suo sogno ricorrente lei, Letizia Battaglia -75anni, fotografa dal 1972- brucia tutti il suoi negativi, il lavoro di una vita. «Sono esausta delle mie foto del passato, ho bisogno di distruggerle, non ce la faccio più: il dolore, il sangue, la mafia, mi hanno segnato». Ecco perché ha deciso di disfarsi del suo immenso archivio. segue Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Saratoga: Notizia che ha un che di surreale, devo dire : Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Non so se l'ho capita bene, ma mi pare proprio che si possa dire che, almeno per una volta, Vittorio Sgarbi ha fatto la cosa giusta. hellies15: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Mafia, chiesto l'arresto di Lombardo "Il governatore ora inquina le prove" Le cose si fanno molto interessanti... kitiaram: PROCURA SMENTISCE LA RICHIESTA D'ARRESTO PER LOMBARDO (AGI) - Catania, 12 mag. - La procura di Catania smentisce seccamente la notizia di una richiesta d'arresto nei confronti del presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! kitiaram: Casa della Legalita' e della Cultura - Onlus La Spezia, crocevia radioattivo e di veleni, tra Servizi, mafie e massoni martedì 18 maggio 2010 A La Spezia vi sono due record, anzi tre. Il primo è nella zona intorno al Porto Militare dove vi è la più alta percentuale di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica). Il secondo è zona intorno alla Discarica di Pitelli dove vi è la più alta percentuale di tumori infantili. Il terzo è generale, per tutta la provincia, e vede il record mondiale per malati per amianto di mesotelioma in rapporto alla popolazione. Davanti a tutto questo la Procura non nota nulla, figuriamoci la politica ed i funzionari pubblici... Qui, come nella Lunigiana, il peso della Massoneria è ancora forte, anzi è determinante. Quindi certe cose non le si deve guardare, anzi bisogna starci ben alla larga. Alcuni magistrati ci avevano provato ed alla fine se traffici & affari sporchi sono rimasti saldi in quella terra spezzina, sono i magistrati che se ne sono dovuti andare... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! kitiaram: Maggiani Chelli: lettera aperta a Spatuzza Editoriali - Lettere Aperte Scritto da Giovanna Maggiani Chelli Giovedì 17 Giugno 2010 08:55 Gentilissimo Signor Gaspare Spatuzza, Le scrivo a nome dell'Associazione che rappresento, quella dei familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili... segue Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! kitiaram: Nelle sue omelie denuncia, con nomi e cognomi, chi guida i clan nelle imprese criminali. Minacciato, boicottato, ma impossibile ucciderlo per non suscitare la rivolta del quartiere. Don Aniello Manganiello da 16 anni è il “prete di strada” nelle strade di Scampia e Secondigliano. Adesso le gerarchie lo trasferiscono: la camorra festeggia, la gente resta sola Napoli, vincono i boss e la Chiesa manda via il prete degli scugnizzi 05-07-2010 di Susanna Ambivero Quando per le istituzioni le situazioni sociali diventano intollerabili e non si riesce più ad amministrarle, spesso si rivolge la propria speranza alla Chiesa. La Chiesa, grazie sopratutto al suo radicamento sul territorio e al suo intimo rapporto con la gente, spesso riesce a sopperire alle mancanze dello Stato. Ma anche quando si parla di «Chiesa» occorre distinguere tra i messaggi ufficiali che dalla tranquillità dei palazzi vengono emanati delle gerarchie ecclesiastiche; e i sacerdoti che vivono insieme alla gente comune condividendo con loro la miseria di un territorio. E’ il caso del parroco della chiesa di S. Maria della Provvidenza nel rione Don Guanella a Scampia, Napoli, un prete tutto pelle e ossa che sfodera un energia incredibile quando si tratta di proteggere i ragazzi e di contrastare non solo la mentalità mafiosa ma anche i camorristi stessi. Si chiama Don Aniello Manganiello e dal 1994 ha fatto delle strade di Scampia e Secondigliano la sua casa. E si, perché lui non si limita ad officiare messa all’interno delle mura della sua chiesa, lui è per strada a portare speranza a chiunque ha la fortuna di incontrarlo. O almeno questo è quello che ha fatto senza risparmiarsi fino ad oggi, oggi che i vertici ecclesiastici hanno deciso che è meglio trasferire questo indomito prete lontano, da un’altra parte. Normale avvicendamento dicono, decisione politica poiché ha fatto più lui con pochi e poveri mezzi piuttosto che tutte le amministrazioni cittadine messe insieme, si legge. E la gente di Scampia? Chi ci pensa a loro? Chi glie lo spiega che le istituzioni, dopo averli abbandonati, ora allontana una delle poche speranze del quartiere perché gli causa imbarazzo e mette in luce le sue manchevolezze? Ma partiamo dal principio. Don Aniello Manganiello è un prete dell’ordine Guanelliano. Lo stesso anno in cui Don Peppe Diana viene barbaramente ucciso a Casal di Principe per il suo impegno nel salvare i giovani dalla camorra, lui accetta di diventare parroco di Scampia e Secondigliano, quartieri che non hanno bisogno di presentazioni per sapere che si tratta dell’inferno, territori malati tenuti in ostaggio dalla camorra. Da che è arrivato in questi luoghi Don Aniello non si è dato un attimo di sosta, non è mai stato con le mani in mano, non sarebbe stato possibile qui. Si è prodigato in mille modi per dare una reale e concreta alternativa ai giovani, l’hanno minacciato, boicottato, ma lui non si è mai fermato. Agli scissionisti e agli uomini del clan Di Lauro, che fino al suo arrivo non avevano avuto rivali nel predominio del territorio, don Aniello ha imposto caparbiamente la sua presenza. O gli sparavano un colpo in pieno volto, rischiando però di far scoppiare una sommossa da parte dei cittadini di cui ha saputo conquistare l’amore e il rispetto, o lo sopportavano cercando altre strade per liberarsi di lui. Non ci si aspettava che fossero proprio gli alti prelati a correre in soccorso dei camorristi levandogli questa spina dal fianco. Don Aniello nel frattempo continua a tuonare dal pulpito facendo nomi e cognomi, durante l’omelia parla di pizzo e droga, rifiuta di dare la comunione ai camorristi. Ha organizzato una squadra di calcetto composta da scugnizzi che personalmente va a prendere per le strade del quartiere, ha messo in piedi un semiconvitto diurno per togliere i ragazzi dalla strada, aperto a chiunque ne abbia bisogno. Lui è quello che si dice “un uomo con le palle”, ha fatto (e lui vorrebbe tanto continuare a fare) quello che quasi tutti noi non avremo mai il coraggio di fare. E allora perché? Perché? La speranza che don Aniello ha dato ai ragazzi di Scampia non può essere a termine, non si può interrompere questo percorso che tanti risultati ha dato. Non c’è burocrazia che tenga, se Don Aniello verrà trasferito a vincere sarà stata la camorra e a perdere, prima ancora della gente di Scampia e Secondigliano, sarà stata la chiesa, quella con la “c” minuscola. Avrà perso la fiducia ma avrà anche definitivamente smarrito l’intimo significato della dedizione verso il prossimo che invece Don Aniello così degnamente incarna. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Ospite: Reggio Calabria. E’ successo che un direttore e 8 giornalisti di un giornale sono stati sbattuti fuori dal proprio editore senza un motivo preciso… O meglio, il motivo si è capito: stavano pubblicando le frequentazioni del governatore della Regione Scopelliti (Pdl) con le cosche mafiose. Niente avvisi, minacce, ammonizioni precedenti. Cosi, di punto in bianco hanno preso direttore e giornalisti e li hanno sbattuti fuori. Anche perché ultimamente, complici gli arresti avvenuti tra Calabria e Lombardia, quel giornale aveva venduto molte più copie del solito. [..] I calabresi non devono sapere. E’ questo il punto. E’ tutto molto in linea con la legge bavaglio del governo, non trovate? Con l’unica differenza che il governo non può sbattere fuori tutti i direttori e i giornalisti di tutti i giornali. E quindi cosa fa? Fa una legge apposta per non far sapere agli italiani. Una legge mafiosa appunto. Al giornale calabrese, in pratica, non verrà vietato parlare di mafia. Verrà vietato parlare di alcune cose e di alcuni nomi che riguardano mafia e politica. Mi spiego? E’ un po’ come la commissione parlamentare antimafia di Pisanu. Deve occuparsi di mafia, si: ma non di Dell’Utri e Cosentino. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! chicchetto: Ah, per chi ha tempo e voglia, un' occhiatina (ed un orecchio.....) Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum!:evil: e Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! :evil: :evil: Ospite: Un carabiniere rivela: nel 2004 ero sulle tracce di Provenzano ma fui trasferito (ANSA) - PALERMO,24 LUG -Bernardo Provenzano, preso nel 2006, poteva essere arrestato nel 2004 se un carabiniere che era sulle sue tracce non fosse stato trasferito. Lo ha detto lo stesso maresciallo, indicando di aver presentato una formale denuncia alla procura. Il maresciallo aveva avuto una soffiata da un confidente, poi diventato collaboratore di giustizia, il quale gli parlo' di Gianni Nicchi, un boss in grado di avere contatti con Provenzano. Il maresciallo informo' i suoi superiori e poi fu trasferito. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Era il governo Berlusconi. Al fianco di Berluska c’erano Gianni Letta e Paolo Bonaiuti. Il Ministro dell’Interno era Giuseppe Pisanu (quello che oggi è il Presidente della commissione parlamentare Antimafia). I sottosegretari: M. Balocchi, A. D’Alì, C. Taormina, M.Saponara, Alfredo Mantovano . Alfredo Mantovano e Giuseppe Pisanu sono quelli che oggi hanno attaccatto i Pm di caltanissetta (che si occupano della strage di Via D'amelio, Borsellino) perché a dir loro avrebbero parlato troppo. Mantovano è inoltre quello che ha negato il programma di protezione a Spatuzza. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Mantovano è sempre quello che vuole che la polizia indaghi senza prendere ordini dai Pm. Ossia vuole che la polizia indaghi solo sotto ordine del governo stesso. Capite? Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! <b>Guy Fawkes</b: A proposito di informazione e comunicazione:| «Negli sms a Quelli che il calcio messaggi cifrati ai boss al 41 bis» La trasmissione prevede l'invio da parte del pubblico di messaggi che poi scorrono sul video CATANZARO - Tra le tecniche utilizzate dai boss per comunicare con i detenuti al 41 bis e per inviare loro messaggi cifrati ci sarebbe anche quella di mandare sms a Quelli che il calcio. Lo ha rivelato l'ex procuratore nazionale antimafia aggiunto, Enzo Macrì, nel corso di un'audizione alla Commissione parlamentare antimafia proprio sulla situazione dei detenuti in regime di carcere duro... Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! chicchetto: Finchè questo Paese sarà teatro di eventi come Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum!, inutile che la merda politica parli di cambiamenti .....:puke: Al di là di tutte le blaterate di circostanza che udremo a corollario di questo assassinio, il risultato sarà solo che la criminalità organizzata potrà perpetrare ciò che la testardaggine e l'onestà di un uomo politico integro finora gli aveva impedito .....come sempre, d'altronde. Aggiungiamo un altro martite alle schiere dei Latorre, Chinnici, Fortugno, Mattarella P.S., Falcone, Borsellino, Mancuso L., e....non mi ricordo più, ormai ho perso il conto .....:cry: M.me de Stael: chicchetto ha scritto:Finchè questo Paese sarà teatro di eventi come Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum!, inutile che la merda politica parli di cambiamenti .....:puke: Al di là di tutte le blaterate di circostanza che udremo a corollario di questo assassinio, il risultato sarà solo che la criminalità organizzata potrà perpetrare ciò che la testardaggine e l'onestà di un uomo politico integro finora gli aveva impedito .....come sempre, d'altronde. Aggiungiamo un altro martite alle schiere dei Latorre, Chinnici, Fortugno, Mattarella P.S., Falcone, Borsellino, Mancuso L., e....non mi ricordo più, ormai ho perso il conto .....:cry: Questo omicidio serve proprio a omologare l'assunto (dogma) che è la mafia a dettar legge. Silente (senza spottoni per iSaviano di turno: sia chiaro che è giusto un esempio per sintesi) elimina chi realmente si dedica alle opere. Il restante biblico "pensieri, parole e (o)missioni" sono il compromesso tra mafia e stato per salvaguardare lo stato di diritto d'apparizione. Roberto: Se al governo hai un tizio che pensa unicamente ai cazzi suoi è logico che la mafia, quando sei distratto, gioca le sue carte. Ah, no, quasi dimenticavo...loro hanno fatto arrestare quasi 30 super-latitanti (che ora sono stati rimpiazzati da altri 30 super-latitanti), ma mafia è quasi sconfitta :lol: chicchetto: M.me de Stael ha scritto: chicchetto ha scritto:Finchè questo Paese sarà teatro di eventi come Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum!, inutile che la merda politica parli di cambiamenti .....:puke: Al di là di tutte le blaterate di circostanza che udremo a corollario di questo assassinio, il risultato sarà solo che la criminalità organizzata potrà perpetrare ciò che la testardaggine e l'onestà di un uomo politico integro finora gli aveva impedito .....come sempre, d'altronde. Aggiungiamo un altro martite alle schiere dei Latorre, Chinnici, Fortugno, Mattarella P.S., Falcone, Borsellino, Mancuso L., e....non mi ricordo più, ormai ho perso il conto .....:cry: Questo omicidio serve proprio a omologare l'assunto (dogma) che è la mafia a dettar legge. Silente (senza spottoni per iSaviano di turno: sia chiaro che è giusto un esempio per sintesi) elimina chi realmente si dedica alle opere. Il restante biblico "pensieri, parole e (o)missioni" sono il compromesso tra mafia e stato per salvaguardare lo stato di diritto d'apparizione. Sai qual è la cosa che piu' di tutte mi fa rabbrividire e rattrista? Anni fa di questi omicidi ne vedevi anche a dozzine, in un anno, adesso sono come le mosche bianche. Perchè maroni ha preso tutti i criminali ? Noooo! Perchè b. ha adottato provvedimenti contro la criminalità organizzata e le sue commistioni affaristico-istituzionali? macché! Semplicemente perchè, a mio avviso, dai che ti dai siamo davvero ridotti al lumicino con eroi antimafia che davvero agiscono concretamente 8non limitanosi cioè a strali e proclami): pochi e, purtroppo, figure di secondo piano sul piano istituzionale. Il risveglio, comunque, passa ancora una volta per noi, e fa scopa con la necessità di provvedere dal basso al totale rinnovamento poolitico, cacciando i collusi e gli incapaci: non si puo' sterminare tutta una popolazione che sia compatta contro. Mafia o non mafia. Ché, nel caso ci faranno fuori con le bombe ai neutroni ?? :roll: chicchetto: Roberto Morelli ha scritto:Se al governo hai un tizio che pensa unicamente ai cazzi suoi è logico che la mafia, quando sei distratto, gioca le sue carte. Ah, no, quasi dimenticavo...loro hanno fatto arrestare quasi 30 super-latitanti (che ora sono stati rimpiazzati da altri 30 super-latitanti), ma mafia è quasi sconfitta :lol: Fosse solo quello ..... Non sarà che quei cazzi suoi erano anche cazzi degli amici degli amici ? quanto ai cosidetti "superlatitanti" sono sempre stato dell' idea che sia molto probabile che questi tizi vengano presi solo quando nel loro ambiente sono 'bruciati'. Fatto questo che vigeva imho già dai tempi della diccì. chicchetto: Un commento su un forum del "Fatto quotidiano" di una lettrice, imho strepitoso nella sua sinteticità ed amarezza: Citazione: "Questa è la risposta 'Made in Italy' a qualsiasi cambiamento. L' Italia è questa, e a chi non gli va bene ........viene diversamente espulso. Auguri a tutti gli italiani che sperano che qualcosa possa cambiare ....." Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Ospite: La morte di questo sindaco dovrebbe farci capire che in Italia la scorta dovrebbe essere riservata a gente cosi. Ma se ogni sindaco si comportasse davvero in questo modo... automaticamente non basterebbero i soldi per pagare la scorta a tutti i sindaci. Giusto? Quindi, sempre automaticamente, siamo un paese condannato a sottostare al volere mafioso. Non c'è speranza raga. Rassegnatevi. <b>Guy Fawkes</b: Son complottista se mi par di notare una sincronia inquietante tra questo omicidio e l'attuale situazione politica? tnt74: cianu ha scritto:La morte di questo sindaco dovrebbe farci capire che in Italia la scorta dovrebbe essere riservata a gente cosi. Ma se ogni sindaco si comportasse davvero in questo modo... automaticamente non basterebbero i soldi per pagare la scorta a tutti i sindaci. Giusto? Quindi, sempre automaticamente, siamo un paese condannato a sottostare al volere mafioso. Non c'è speranza raga. Rassegnatevi. Su libero la notizia sta a pagina 15..sul giornale un trafiletto a pagina 20....non credo siano necessari commenti!! M.me de Stael: cianu ha scritto:La morte di questo sindaco dovrebbe farci capire che in Italia la scorta dovrebbe essere riservata a gente cosi. Ma se ogni sindaco si comportasse davvero in questo modo... automaticamente non basterebbero i soldi per pagare la scorta a tutti i sindaci. Giusto? Quindi, sempre automaticamente, siamo un paese condannato a sottostare al volere mafioso. Non c'è speranza raga. Rassegnatevi. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! chicchetto: Guy Fawkes ha scritto:Son complottista se mi par di notare una sincronia inquietante tra questo omicidio e l'attuale situazione politica? Se intendi che l'omicidio sia un messaggio al pollaio politico in cui è incorso la gazzarra fra galletti, con altre galline appollaiate in alto a fare coccodé, tanto per ricordare loro che chiunque uscirà 'vincitore' dal rodeo dovrà ricordarsi chi è il vero kapo, allora si', sei un complottista e di quelli beceri!:grr: chicchetto: Per capire dove siamo precipitati, in un' epoca dove ormai solo un sindaco di un piccolo centro del Cilento, sembra rappresentare l' ultimo baluardo contro gli interessi criminali, vi riporto questo stralcio da Wikipedia - Piersanti Mattarella (che magari conoscete ampiamente): "Lotta alla mafia: Rappresentò una chiara scelta di campo il suo atteggiamento alla Conferenza regionale dell'agricoltura, tenuta a Villa Igea la prima settimana di febbraio del 1979. L'onorevole Pio La Torre, presente in quanto responsabile nazionale dell'ufficio agrario del Partito Comunista Italiano (sarebbe divenuto dopo qualche mese segretario regionale dello stesso partito) attaccò, con furore, l'Assessorato dell'agricoltura, denunciandolo come centro della corruzione regionale, e additando lo stesso assessore come colluso alla delinquenza regionale. Mentre tutti attendevano che il presidente della Regione difendesse vigorosamente il proprio assessore, sgomentando la sala, Mattarella riconobbe pienamente la necessità di correttezza e legalità nella gestione dei contributi agricoli regionali. Un solo periodico sfidando il clima imposto pubblicò il resoconto, sottolineando come fosse generale lo sconcerto e come fosse comune la percezione che si apriva, quel giorno a Palermo, un confronto che non avrebbe non potuto conoscere eventi drammatici. Un senatore comunista e il presidente democristiano della regione si erano, di fatto, esposti alle pesanti reazioni della mafia.[1] Superfluo ricordare che entrambi furono freddati a colpi di pistola dalla mafia, La Torre con il suo autista. Una piccola riflessione, pensando al neretto: ce li vedete adesso un senatore piddino ed un presidente della regione sicilia pidiellino andare consapevolmente incontro alla morte esponendosi in questo modo ??:roll: Ospite: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Ospite: A voi risulta che qualche quotidiano abbia dato questa notizia? Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! M.me de Stael: cianu ha scritto:A voi risulta che qualche quotidiano abbia dato questa notizia? Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Di solito i pezzi dell'espresso vengono raccolti da repubblica. La data è di ieri. Vediamo oggi che succede M.me de Stael: Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Grazie Cianino :) Ospite: M.me de Stael ha scritto:Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Grazie Cianino :) Ti rendi conto che nessun quotidiano di rilevanza nazionale, oggi, riporta la notizia? Io la notizia l'ho scoperta per caso, visto che ogni 2 settimane circa butto un occhio sul sito 19 luglio. Mi chiedo cosa sarebbe successo se fosse accaduto il contrario..., ovvero se si fosse scoperto che la firma di Ciancimino era falsa. Come minimo Tg1, tg2, tg5 avrebbero usato la notizia per aprire il tg. Allora ragazzi, visto che non sono nato giovedi scorso.., vi dico come stanno le cose: sia l'Unità che Repubblica in questo momento sono d'accordo per tenere gli occhi puntati su Fini. Ad ognuno le proprie conclusioni. M.me de Stael: Citazione:MAFIA:VIGNA;CIANCIMINO PARLA A RATE,NON PIENA ATTENDIBILITÀ (V. 'MAFIA:VIGNA,IN CRESCITA...' DELLE 20.04) (ANSA) - FIRENZE, 16 SET - «Come punto di riferimento, io ho l'ordinanza della corte d'appello che ha giudicato il senatore Dell'Utri la quale non ammise, con nove pagine di motivazione, la testimonianza, le dichiarazioni di Ciancimino perchè rilevò una serie di contraddizioni». Lo ha detto questo pomeriggio a Firenze l'ex procuratore capo della Direzione nazionale antimafia, Pier Luigi Vigna, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se le testimonianze e i contributi di Ciancimino jr potessero essere ritenuti attendibili. «Anche questo dare dichiarazione 'a ratè, piano piano, portare un documento, dire qualcosa, poi ritornarci sopra - ha proseguito Vigna - non è indice di piena attendibilità». Il giudice Vigna ne ha parlato a margine della presentazione di un libro in Palazzo Vecchio a Firenze.(ANSA). Questo è ciò che è uscito oggi a proposito della famiglia:| kitiaram: Grandissima Sonia Alfano Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! kitiaram: Ospite: Ospite: kitiaram: Avrei avuto tre posti dove metterlo(qui, vieni via con me o lega nord 3d ), scelgo questo perchè di mafia si tratta... Mafia al Nord "Il comune di Desio viene sciolto per infiltrazioni mafiose. Un fatto storico e mai avvenuto in Lombardia. La scelta, dettata dalle ultime inchieste sulla presenza dellecosche in Brianza, ha portato alle dimissioni undici consiglieri del centrosinistra e sei della Lega Nord." Chi è che aveva detto che la Lega Nord a differenza degli altri partiti non c'entra con la mafia al nord? Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Teresa: kitiaram ha scritto:"Il comune di Desio viene sciolto per infiltrazioni mafiose. Un fatto storico e mai avvenuto in Lombardia. La scelta, dettata dalle ultime inchieste sulla presenza dellecosche in Brianza, ha portato alle dimissioni undici consiglieri del centrosinistra e sei della Lega Nord." Chi è che aveva detto che la Lega Nord a differenza degli altri partiti non c'entra con la mafia al nord? Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Oh come godo :mrgreen: kitiaram: Lombardia. Boni querela Cavalli che risponde: "Non devo lasciare io ma chi è lì grazie alla ‘ndrangheta" Chissà se si alzeranno gli scudi in difesa di Giulio Cavalli. Chissà se si inizieranno a raccogliere firme per dire che la mafia al nord c’è, ed è giusto parlarne. Credo che Davide Boni, Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, dovrebbe indignarsi per le inchieste che vedono coinvolti politici lombardi collusi con la ‘ndrangheta, piuttosto che ricorrere alla querela contro chi denuncia questi rapporti, ma soprattuto, dovrebbe spiegare i motivi per cui Giulio Cavalli vive da quasi due anni sotto scorta. Scorta assegnatali in seguito alle minacce dovute al suo costante impegno contro la mafia e contro le infiltrazioni mafiose al nord.... ... ...Evidentemente – dice Cavalli - sono ritenuti diffamatori i dati, sempre più allarmanti, diffusi dalla Commissione Antimafia e confermati, nel corso della trasmissione televisiva di ieri, dall’On. Angela Napoli (che, addirittura, parla di un'assemblea che meriterebbe lo scioglimento)”. “Che la ‘ndrangheta abbia deciso di puntare su alcune persone all’interno del Consiglio regionale non lo dico io – continua il'autore teatrale -, ma è scritto negli atti giudiziari degli ultimi cinque anni e in quelli dell’Operazione Infinito del luglio scorso”. “Il Presidente Boni mi invita a fare i nomi e i cognomi: i nomi e cognomi sono gli stessi che continuo a fare nella mia attività extra politica. Quindi, se Boni ritiene che io li debba fare in Aula, il copione è già pronto. Mi sorprende – conclude Cavalli – che il Presidente del Consiglio regionale si chieda come faccio a rimanere in Aula ‘vicino a persone che considera eletti con i voti della ‘ndrangheta’. Caro presidente, non credo di dover essere io a lasciare il mio posto in Aula, forse dovrebbe farlo chi siede lì grazie ai voti della ‘ndrangheta”. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! kitiaram: Maggiani Chelli: "Varate norme in soccorso di mafiosi stragisti" Scritto da Giovanna Maggiani Chelli Martedì 28 Dicembre 2010 18:57 Di bene in meglio! Ora ai mafiosi viene abolito di fatto l'ergastolo, perché le motivazioni di sentenza vengono depositate in ritardo. Viviamo ormai in un Paese al servizio del reo, con spreco di energie e risorse per salvaguardare i diritti della mafia, in questo caso della ndrangheta calabrese per le concessioni fatte a uno dei tanti, a Giuseppe Belcastro. Alle vittime non pensa mai nessuno, fanno paura, sono scomode e questo anche perché lo Stato ne deve rendere conto del perché sono diventate vittime di mafia e non è in grado di farlo fino in fondo. Lo diremo fino allo sfinimento, in seno alle vittime delle stragi d'Italia, vi sono QUATTRO casi di soggetti giovanissimi che al tempo in cui hanno vissuto la strage terroristica eversiva, non lavoravano, in seguito sono andati a lavorare, poi a causa delle menomazioni riportate sotto il tritolo stragista hanno "maturato" l'80 per cento di invalidità rispetto alla loro capacità lavorativa, ebbene per legge hanno diritto alla pensione subito, ma da quel che appare, sembrerebbe che la Presidenza del Consiglio non voglia. Ci domandiamo con rabbia: come mai per la Magistratura attraverso le norme non è stato inventato quello strumento che permette alle vittime invalide all'80% di andare in pensione subito, mentre sono state varate tutte una serie di norme che ad ogni stormir di fronda corrono in mutuo soccorso ai mafiosi rei di strage? Cordiali saluti Giovanna Maggiani Chelli Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! kitiaram: MAFIA, ALFANO (IDV): REVOCA SCORTA A GIULIO CAVALLI ATTO POLITICO? PALERMO, 19 GEN. – “Apprendo con incredulità e sdegno della revoca della scorta al consigliere della regione Lombardia Giulio Cavalli. Cavalli è sotto protezione dal 2008 per via dei suoi spettacoli di teatro civile antimafia, in cui si prendeva gioco dei boss; ora, dopo il suo approdo in Consiglio Regionale, e dopo che ha toccato i fili delle infiltrazioni mafiose nel milanese e gli interessi della ‘ndrangheta nei lavori dell’Expo, lo Stato lo abbandona. Spero non si tratti di un atto politico, anche se è difficile pensare il contrario”. Lo ha detto Sonia Alfano, europarlamentare e responsabile nazionale del Dipartimento Antimafia di Italia dei Valori, commentando la revoca della scorta al consigliere regionale di IdV Giulio Cavalli, sotto scorta per le innumerevoli intimidazioni mafiose subite negli ultimi anni. “Scriverò immediatamente al Prefetto di Lodi per chiedere come si possa ritenere che il rischio per la vita di Cavalli sia cessato proprio all’aumentare del suo impegno antimafia nelle istituzioni. Togliere questa tutela mentre Cavalli denuncia giorno dopo giorno dal suo banco in Regione gli interessi delle mafie in Lombardia – ha proseguito Alfano – vuol dire indicarlo come obiettivo alla criminalità organizzata. Tutto ciò è vergognoso ed indegno, soprattutto se si pensa che gente come Emilio Fede ha la scorta, pagata dai cittadini italiani, per organizzare il bunga bunga di Berlusconi. Le divise – ha sottolineato l’europarlamentare – dovrebbero rifiutarsi di far infangare l’onore di ciò che rappresentano. Sono vicina a Giulio – ha concluso – e distante anni luce da quelle che sembrano ‘vendette’ trasversali”. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Tutela: tanto per chiarire By Giulio Cavalli ⋅ gennaio 19, 2011 ⋅ Scrivo queste poche righe sulla notizia che sta circolando in rete per chiarire e raccontare: è vero che ho ricevuto informale comunicazione sulla scelta da parte dell’UCIS di Roma di revocare il mio servizio di tutela ma non credo, non voglio, e vi chiedo di non strumentalizzare o amplificare la notizia per rispetto per me e per la mia famiglia che ha già pagato troppo. Ho un grande rispetto per le istituzioni e per le molte persone che con me (e come me) sono in questa nostra grande battaglia, per questo credo che incagliarsi su questo particolare sia irrispettoso nei confronti dei molti che in prima linea rischiano quotidianamente la propria incolumità: penso ai testimoni di giustizia, ai magistrati, ai cronisti al fronte e a tutti gli uomini di parola (che mi onoro di avere tra i miei amici) e che ho visto troppo spesso dover elemosinare protezione per sé e per le loro famiglie. Sono seguito professionalmente e umanamente dalle forze dell’ordine che mi garantiscono di poter svolgere il mio lavoro e che sono certo non smetteranno di essere presenti insieme a chi ha preso questa decisione con grande senso di equilibrio e soprattutto responsabilità. Questo a caldo, almeno per chiarire. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Saratoga: A volte non capisco Piero Grasso. Prima va ospite da Fazio smontando pezzo per pezzo, di fronte a 9 milioni di telespettatori, la riforma della giustizia berlusconiana che limiterebbe fortemente la lotta al crimine organizzata. Poi se ne riesce dicendo che Silvio meriterebbe addirittura un premio. Giusta risposta piccata di Salvaotre Borsellino, secondo me : Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum! Davvero è strano. Forse davvero, come dice in un lungo commento un lettore a quest'articolo, Grasso si sta preparando ad un ingresso in politica tentando di tenersi buona una parte importante dell'arco parlamentare? La cosa non mi piace per niente. Un magistrato dovrebbe avere prima di tutto a cuore la giustizia. E come uomo, anche l'onestà intellettuale. E Grasso sa benissimo che tutto ciò che Berlusconi ha fatto, lo ha fatto in malafede, per i propri interessi. Fregandosene di quelli del resto del paese. E come fa notare giustamente Borsellino, la sua lotta contro la mafia appare quantomeno singolare, visto il curriculum del suo braccio destro. Forse davvero Grasso fa tutto questo per riconoscenza verso chi gli ha fatto raggiungere quell'incarico sbarrando la strada con una legge ad hoc a Gian Carlo Caselli? potapotayaki: Saratoga ha scritto:Forse davvero Grasso fa tutto questo per riconoscenza verso chi gli ha fatto raggiungere quell'incarico sbarrando la strada con una legge ad hoc a Gian Carlo Caselli? Da leggere con forte accento siciliano: "Ehhh, i favvori se ritonnano..." Sullo sfondo un Dell'Utri che suona lo scacciapensieri Orientalista partenopeo: Due anni fa moriva in Campania Angelo Vassallo. Citazione:Due anni non sono bastati ad avere una verità, giudiziaria o meno poco importa. Tante piste, altrettanti dubbi, nessun colpevole e un solo disarmante sospetto: “Chi ha ucciso Vassallo – raccontano gli inquirenti a microfoni spenti e taccuini chiusi – probabilmente è scappato all’estero nei giorni successivi all’omicidio”. Volato via, sparito. Non come il ricordo del sacrificio di un sindaco che ha pagato con la vita la difesa del territorio e della legalità, binomio che in Meridione ancora troppo spesso significa sangue e morte. Non hanno dimenticato Angelo Vassallo i suoi concittadini che da quel settembre conservano le sue foto, le espongono nei negozi e le mostrano ai turisti raccontando la storia del pescatore che divenne sindaco. Non lo hanno dimenticato i volontari di Legambiente, che ogni estate fanno tappa ad Acciaroli con il premio dedicato a Vassallo. E nemmeno i ragazzi di don Ciotti, che con Libera ne portano in giro per l’Italia il nome e l’esempio. Solo gli utenti registrati possono vedere i link!Registrati o Entra nel forum!