MarcoTravaglio.it
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sweepsy Esperto
Junior Admin
Sesso: Età: 39 Registrato: 07/02/09 14:26 Messaggi: 2198
Località: Messina
Sito web: http://sweepsy.wordpre...
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Al di là delle responsabilità politiche e imprenditoriali, e della gravità del caso in sé che non si può negare, la questione dell'ILVA secondo me è un punto di partenza per riflessioni più ampie rispetto al sistema economico. Il ricatto salute/lavoro è emblematico del modello di sviluppo in cui viviamo, e porsi il problema e discuterne mi sembra fondamentale. _________________ Alla ricerca di un denso compiuto nello starnuto ontologico umano O_O
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.. e se serve.. coso si scuoia! |
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Valmor Esperto
Iscritti
Registrato: 11/02/09 18:00 Messaggi: 1285
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COMUNICATO DI PEACELINK
In soccorso dell'azienda è sceso anche il Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, firmando un decreto sull'Ilva di Taranto che dà al
potere esecutivo una preminenza su quello giudiziario. E' uno dei più
gravi tentativi di violazione della Costituzione mai avvenuti in Italia
e va respinto perché i poteri dello Stato devono rimanere indipendenti e
non va consentito che il governo blocchi la magistratura.
La situazione è resa ancora più grave in quanto nel decreto le ragioni
economiche dell'azienda acquisiscono priorità sul diritto alla vita e
alla salute dei cittadini, mentre la Costituzione Italiana subordina le
ragioni dell'economia alla difesa della salute e della vita, ritenendo
tali diritti inalienabili e incomprimibili.
Tuttavia la partita non è persa e può riservare grosse sorprese in
quanto la Procura potrebbe sollevare il conflitto di attribuzione fra i
poteri dello stato (ossia fra governo e magistratura).
In tal caso la questione passerebbe all'esame della Corte
Costituzionale. E' un procedimento lungo che durerebbe mesi, nei quali
tuttavia gli impianti non verrebbero dissequestrati.
Infatti il conflitto di attribuzione nel frattempo "congelerebbe" il
procedimento in corso nello stato attuale, ossia mantenendo l'ordinanza
che impone il sequestro senza facoltà d'uso degli impianti ritenuti
"pericolosi" dalle perizie commissionate dalla Procura.
Se la Procura deciderà di sollevare il conflitto di attribuzione, il
Decreto del governo avrà fallito nel suo intento immediato, ossia di
restituire all'azienda la piena disponibilità degli impianti per
produrre come prima,
Passerebbero mesi e la Procura avrebbe il tempo per lanciare l'affondo
finale facendo rispettare appieno il principio della "non facoltà d'uso"
e bloccando le emissioni cancerogene e nocive con lo spegnimento degli
impianti inquinanti.
Ormai è un braccio di ferro e noi sappiamo da che parte stare.
Dall'altra parte ci sono coloro che sono stati intercettati e indagati.
E' ormai una questione morale, oltre che ambientale, e chiediamo a tutti
gli italiani che hanno a cuore la difesa della Costituzione di sostenere
la Procura di Taranto, che in questo momento rappresenta lo Stato di
diritto, la Costituzione e l'ultimo baluardo a difesa della salute e
della vita dei cittadini.
Chiamiamo a raccolta tutti i comitati in difesa della Costituzione e
della legalità, tutti i comitati che si battono per l'ambiente e la
salute in Italia. Difendere la Procura della Repubblica di Taranto è
oggi fondamentale per tutta la nazione.
Domani a Taranto si terrà per l'intera giornata un sit-in sotto la
Prefettura e i cittadini scenderanno in strada con la Costituzione in
mano. Il 15 dicembre si terrà una manifestazione a cui è importante che
partecipino i comitati di cittadini da ogni parte d'Italia.
Taranto è oggi il cuore dello stato di diritto, il luogo simbolo dove
far vivere lo spirito e la lettera della nostra Costituzione.
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
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_________________ "La lotta di classe c'è ancora, certamente, ma è la mia classe, quella dei ricchi a combatterla. E la stiamo vincendo". Intervista al'imprenditore statunitense Warren Buffet sul NYT, 26.11.2006 |
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